Nel loro evolversi sulla carta, gli eroi dei fumetti, sono spesso riusciti a fare meglio degli altri, si sono avvicinati sempre di più alle persone a cui parlavano, con le loro paure, le loro debolezze così umane, così come i loro colpi di testa, i loro azzardi. Così inarrivabili e allo stesso tempo così abili nel descriverci, nel raccontarci, nell'impersonarci.

A poco più di un mese dal trentennale delle stragi del '92 tentiamo di dare qualche risposta alle troppe domande ancora insolute su un argomento che troppo spesso dimentichiamo, ma che resta sempre lì, in filigrana e condiziona il nostro presente come ha fatto con il passato e come vorrebbe fare con il futuro. Lo facciamo con l'aiuto di un giornalista che ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio del fenomeno mafioso.

Da medica a prostituto, da vigile a ... vigile. La lingua italiana è sessista? La risposta semplice è "no", ma sono tante le sfaccettature: tra questioni più o meno politiche e posizioni radicali. Ne parliamo con Claudia Campese, direttrice di MeridioNews, uno dei primi giornali in Italia a utilizzare la grammatica di genere. 

Forse non ci avete fatto caso, ma il calcio, la sua evoluzione, i suoi cambiamenti, sono stati in grado di raccontare come poche altre cose le generazioni che di volta in volta si susseguivano in Italia e forse anche il Paese. Un Paese che ha il pallone che rotola nel suo Dna al pari della musica popolare e delle tradizioni regionali. Ne parliamo con Riccardo Cucchi, voce storica di Tutto il calcio minuto per minuto e Radio Rai.

Negli anni '90 sembrava che la strada verso la sensibilizzazione sul tema dell'ambiente fosse tutta in discesa. In Tv era un argomento caldo, anche se non ci ricordavano in continuazione quanto l'estate fosse di volta in volta la più arida di sempre. Anche la musica sembrava avere a cuore la questione, da Al Bano e Romina ai Depeche Mode, passando per Sting. Tutto pareva presupporre a un lieto fine. E invece no. Ecco come stiamo messi oggi.

Un viaggio dagli anni che hanno formato i gusti musicali di buona parte di noi nati tra i '70 e gli '80 a oggi, dal grunge ai Maneskin passando per gli Stooges, in compagnia di Federico Guglielmi, una delle più importanti voci della coscienza musicale italiana.