L’adattamento è un fenomeno che interessa ampiamente sia il cinema che il più recente mondo dei videogiochi.

Quando ad adattare sono gli autori di serialità televisiva, un fenomeno che negli anni ha acquisito una sempre maggiore complessità, quali sono le ragioni che si celano dietro la scelta di cercare storie provenienti da altri media? Questo Episodio vuole rispondere a questa domanda attraverso l’analisi di due adattamenti televisivi: The Last of Us e La Caduta di Casa Usher.

Ancora non ci siamo
La qualità dell'MCU dopo Endgame è crollata drasticamente, lo dicono i fatti e Quantumania ne è l'ennesima dimostrazione.
Dispiace dover ammettere che anche questo film non mi è piaciuto perché ho molto a cuore il personaggio di Scott, ma la storia è scritta troppo male e graficamente sembrava più di assistere a un film di Star Wars che Marvel.
Ho come l'impressione che si stia perdendo sempre più la capacità di scrivere trame semplici, si pensa solo a quale sarà la prossima.

Siamo giunti alla fine del 2022 ed è ora di fare un’analisi di tutte quelle pellicole che mi hanno lasciato con l’amaro in bocca, o più semplicemente, si sono fatte fregare dalle aspettative.

Un cult natalizio senza tempo, capace di appassionare ragazzi e ragazze di tutte le età per oltre 30 anni. Buon natale a tutti! 🎅🏻

Dopo 13 anni, Avatar torna al cinema e lo fa in grande stile. Il livello tecnico è impeccabile, ed è evidente che l'intento del regista fosse quello di valorizzare la bellezza della sala; a tratti sembrava di assistere più a un documentario che a un film vero e proprio. Ancora una volta però, Cameron punta tutto (forse anche troppo) sulla potenza tecnica, la trama è rivedibile in alcune parti e la durata si fa un pò sentire.
FILM DA VEDERE ASSOLUTAMENTE IN SALA

Dopo l’acquisizione del franchise da parte di Netflix, Knives out continua a dimostrarsi un marchio capace di sorprendere. È un giallo molto diverso rispetto al primo capitolo, pieno zeppo di citazioni alla cultura pop, che sa far ridere e intrattenere alla grande! L’accoppiata Rian Johnson-Daniel Craig direi che funziona sempre benissimo e merita di essere portata avanti anche nel terzo capitolo della saga.

Una serie mistery con dinamiche scolastiche che mi ha piacevolmente sorpreso, al netto del fatto che non sono un grande amante del fantasy gotico. Mercoledì è l’ennesima dimostrazione che l’opera nata dalla penna del vignettista Charles Addams può ancora essere raccontata in tanti modi e, sebbene la trama sia prevalentemente teen, l’atmosfera e le ambientazioni di Tim Burton mi hanno rapito fin da subito.

In queste sequel i Manetti Bros si mantengono sullo stesso livello del primo e le atmosfere anni '60 sono sempre elaborate magnificamente. L'aderenza filologica al fumetto di partenza è molto presente, perciò spesso i protagonisti vengono mostrati come proiezioni cartoonesche del medium fumettistico, eppure è una recitazione motivata.