Episodios

  • L'INSICUREZZA NON VERBALE
    Aug 5 2024

    Gli esseri umani sono dotati di un complesso sistema di comunicazione che va ben oltre le parole, infatti, buona parte dei nostri atti comunicativi avvengono attraverso segnali non verbali, come la gestualità, le espressioni facciali, le posture e i toni di voce, e nel mio archivio trovi molti video, contrassegnati da un pallino verde accanto al titolo, che possono aiutarti a saperli cogliere su di te e sui tuoi interlocutori.

    Questi segnali, come sai se mi segui da un po’, sono spesso involontari e possono rivelare molto sul nostro stato emotivo, inclusi eventuali segnali di insicurezza.

    L'insicurezza è un sentimento molto diffuso, che può manifestarsi in diverse forme e situazioni, sia nella vita personale che professionale. Talvolta, può essere difficile riconoscerli in noi stessi o negli altri, ma imparare a farlo può aiutarci a comprendere meglio le dinamiche interpersonali e a migliorare le relazioni.

    In questa puntata, esploreremo i segnali non verbali di insicurezza più comuni, come riconoscerli e come gestirli. Pur avendo a disposizione solamente una decina di minuti, cercherò di fornirti una panoramica spero soddisfacente sui segnali non verbali di insicurezza e sul loro impatto sulla comunicazione e sul benessere personale.

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    10 m
  • LA PAUSA DI RIFLESSIONE: a volte è solo una perdita di tempo
    Jul 29 2024

    Viviamo in un’epoca che Zygmunt Bauman ha definito sapientemente società liquida, fatta di amori liquidi portati avanti da persone che da un lato vogliono entrare in relazione, dall’altro vorrebbero rimanere libere di esplorare più di una relazione contemporaneamente.

    Oggi molti di noi, quando decidono di stare definitivamente con qualcuno, provano al contempo una sensazione di perdita, perché tale scelta impedisce di poter scegliere altro.

    Avviene qualcosa di simile quando acquistiamo un prodotto, magari dopo aver valutato per bene i pro e i contro della nostra scelta. In quel preciso momento, non solo stiamo scegliendo un prodotto, ma stiamo anche decidendo di non pensare più a tutta la seduzione che a loro volta esercitano su di noi gli altri prodotti simili.

    In questo ambiente, fortemente voluto, progettato e perpetuato dal capitalista, quando una coppia incontra le prime difficoltà, spesso accade che uno dei due partner voglia la cosiddetta “pausa di riflessione”.

    Buon ascolto.

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    8 m
  • SINGLE PER SCELTA: per alcuni è una dimensione ottimale
    Jul 22 2024

    Sembra che nella nostra società e in altre ancora di più, le persone di una certa età vedano molto strano l’essere single, con un particolare accanimento verso le donne. Fa pensare, ad esempio, che una femmina single venga tranquillamente etichettata con l’appellativo “zitella”, che ha un’accezione piuttosto negativa e suggerisce che nessuno la vuole, mentre un uomo che non sta con nessuno venga chiamato Don Giovanni o “scapolo”, aggettivo che deriva dall’espressione latina “ex-capulus”, ovvero “senza il cappio”.

    Che siano “vecchie zitelle” o “scapoli d’oro”, eccoli quindi i single dei nostri tempi a doversi destreggiare tra una messe di giudizi che li vedono fuori dai giochi tradizionalmente accettati da una cultura che si porta dietro dei retaggi ormai vecchi e petulanti.

    In questo episodio proviamo insieme a guardare questo fenomeno, ormai sempre più frequente, da altri punti di vista.

    Buon ascolto.

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    9 m
  • L'ASPETTATIVA CHE IL PARTNER CAMBI: un autoinganno molto frequente
    Jul 15 2024

    È normale e sano aspettarsi il meglio dal proprio partner, tuttavia, molte persone permangono nella triste dimensione di attendere che cambi certi atteggiamenti disturbanti e si ritrovano a vivere una relazione non appagante, o addirittura svilente.

    Purtroppo, una persona cambia solamente se è attratta da qualcosa, mentre è difficile che lo faccia se viene spinta al cambiamento da qualcuno.

    Vivere l’aspettativa che il partner migliori in qualche area della relazione, rimanendo in una posizione di accettazione nonostante il malessere che ci provoca, può avere sostanzialmente due dimensioni: una attiva e una passiva.

    La posizione attiva spinge chi aspetta a dimostrare apertamente il suo malessere nella relazione, a parlarne con il partner, spesso andando incontro a momenti di confronto accesso, oppure a promesse di cambiamento che poi non vengono mantenute.

    Alcune persone, invece, attuano una strategia passiva, ovvero non dicono nulla e si mettono semplicemente nel ruolo di spettatori, sperando che un giorno il partner capisca autonomamente che certe sfumature dei suoi comportamenti, o certe visioni che ha, non ci fanno stare bene.

    Oggi vediamo insieme, in maniera molto concisa, cosa comporta, spesso, vivere l'aspettativa che il partner cambi.

    Buon ascolto.

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    8 m
  • AUTOSTIMA: La dote fondamentale per una vita di qualità
    Jul 8 2024

    L’autostima è ormai diventata una sorta di prodotto da banco, acquistabile in pillole e banalizzato da una serie di para-guru che ne hanno fatto un business, dal momento che mai come nella nostra epoca questa dimensione si dimostra essenziale in ogni aspetto della vita.

    Chi è carente di autostima difficilmente può apprenderla con l’iscrizione a un corso intensivo, o camminando sui carboni ardenti, poiché l’autostima è un caleidoscopio di doti e ha varie sfumature che troppo spesso vengono svilite o addirittura confuse con l’orgoglio o con l’essere performanti.

    E partirei proprio da qui, ovvero dalla differenza sostanziale tra autostima e orgoglio.

    L’autostima riguarda la consapevolezza delle nostre capacità e del nostro valore e, quando ci troviamo di fronte a qualcosa che dobbiamo fare ci porta a pensare “sono in grado di farlo”.

    L’orgoglio, invece, considera ciò che è già stato già fatto e dice “sono stato in grado di farlo, ce l’ho fatta”.

    È una differenza che può sembrare di poco conto, ma questo approccio di pensiero è una delle basi più importanti dell’autostima: ci fa capire quanto l’orgoglio dipenda direttamente da una buona autostima, poiché se penso di non farcela, molto probabilmente non ce la farò e non avrò accesso al premio emotivo per il traguardo raggiunto e, quindi, non assaporerò l’orgoglio di avercela fatta.

    Ma l’autostima non si riduce a questo, è un insieme di varie e squisite qualità personali e ha molto a che vedere con il concetto di gestalt: l’insieme funziona meglio delle singole parti che lo compongono, come un piatto di lasagne appena sfornato è più appetitoso di quanto può esserlo un singolo ingrediente della ricetta.

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    Musica di sottofondo:

    Cold Funk - Funkorama di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

    Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100499

    Artista: http://incompetech.com/

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    9 m
  • L’INTROVERSIONE: sfatiamo il mito che sia da perdenti
    Jul 1 2024
    Purtroppo, la società occidentale tende a classificare l’introversione come un tratto caratteriale invalidante e lo stesso accade con altre sfumature di personalità, che spesso sono strettamente imparentate con l’introversione e parlo di timidezza, serietà e sensibilità. Ma è vero che un introverso è una persona di serie B? Sembra proprio di no e tra un attimo vediamo insieme i punti salienti che, grazie alla ricerca di Susan Cain, rimettono gli introversi in una luce positiva.
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    10 m
  • L'ATTEGGIAMENTO PASSIVO AGGRESSIVO: come riconoscerlo?
    Jun 24 2024

    Forse hai subito o hai agito atteggiamenti passivo-aggressivi che, nella nostra società sono molto comuni e creano non poche difficoltà relazionali.

    Grossomodo dagli anni Cinquanta, periodo in cui fu individuato, agli anni Novanta del secolo scorso il comportamento passivo-aggressivo era considerato patologico, ovvero catalogato tra i disturbi della personalità. Grazie ai successivi studi si giunse alla conclusione che l’aggressività passiva non dovrebbe rientrare sempre nello spettro dei disturbi patologici, ma esclusivamente nei casi in cui questi comportamenti si rivelino reiterati e invalidino non solo le relazioni ma anche la dimensione emotiva del soggetto che li agisce.

    Il primo punto, quindi, è che tutti noi, a volte e a seconda delle circostanze, possiamo agire atteggiamenti passivo-aggressivi inconsapevolmente, ma solamente chi li utilizza come strategia di coping abituale in quasi tutte le relazioni può essere considerato un soggetto che soffre di un disturbo della personalità, per il quale sarebbe il caso di farsi aiutare da uno psicoterapeuta.

    In questo episodio vediamo una carrellata di esempi passivo-aggressivi, che possono aiutarti a riconoscerli.

    Buon ascolto!

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    12 m
  • ORGASMO E SESSUALITÀ: le differenze tra donna e uomo
    Jun 17 2024

    L’approccio al sesso e quello all’orgasmo sono molto differenti tra una donna e un uomo, così diversi che potremmo parlarne ore, tanto è vasta la tematica.

    In questo episodio, avvalendomi degli studi di una famosa ricercatrice statunitense, ti accompagnerò in un breve viaggio per aiutarti a capire un punto fondamentale: certi comportamenti, certe risposte che diamo agli stimoli cui siamo sottoposti, non dipendono sempre da scelte deliberate agite su un piano cognitivo, ma tante volte dagli ormoni che ci pervadono, dalla loro quantità, che può essere equilibrata, carente o eccessiva, a seconda dei momenti, delle situazioni, dell’età e della salute del nostro organismo.

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    13 m