Episodios

  • S1E06 - Podcast factory e invasioni di campo. Intervista a Davide Schioppa (Podcastory)
    Aug 3 2021
    Quando cominciamo un nuovo podcast e riconosciamo la voce narrante – che sia quella di un personaggio famoso o meno non importa, purché sia familiare – ci sentiamo subito conquistatə ed è molto probabile che finiremo per ascoltare quell'episodio fino in fondo. Per questo la personalizzazione della voce narrante è diventata uno degli elementi distintivi di molti prodotti editoriali e di marketing.

    La prima a puntare proprio su questo in Italia è stata Podcastory: una “podcast factory” nata alla fine del 2019 dall’iniziativa di un gruppo di manager e professionisti del settore pubblicitario e dell’audio digitale.

    Nella sesta puntata di Déjà Vu, il fondatore Davide Schioppa racconta da dove è arrivata l’idea di usare le voci dei doppiatori del cinema nei podcast di Podcastory e quali sono state poi le tante “invasioni di campo” che nel tempo hanno diversificato la loro produzione.
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    31 m
  • S1E05 - Informarsi con i podcast. Intervista ad Alessandro Tommasi (Will Media)
    Jun 17 2021
    Negli ultimi anni, mentre montava la disaffezione collettiva verso il giornalismo tradizionale, c’era chi provava a ripensare il ruolo dei media e le modalità per conquistarsi la fiducia del pubblico.

    Da una riflessione di questo tipo in Italia è nata Will Media, che ha letteralmente rotto gli schemi: non è una testata registrata, piuttosto uno spazio di divulgazione nato su Instagram a gennaio 2020, che oggi vive sui social, via newsletter e – soprattutto – nei podcast.

    Alessandro Tommasi è il co-fondatore e CEO di Will Media e nella quinta puntata di Déjà Vu entra nel vivo dei progetti di podcasting realizzati fino ad ora, canali d'informazione su attualità economica, politica, sociale e culturale.
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    20 m
  • S1E04 - Curare un podcast. Intervista a Fabrizio Mele (Il podcast di Alessandro Barbero)
    May 27 2021
    Uno podcast più ascoltati di sempre in Italia, in cima a tutte le classifiche, è “Il podcast di Alessandro Barbero”. Il curatore, però, non è affatto Barbero: si chiama Fabrizio Mele ed è uno sviluppatore web.

    Tutto nasce diversi anni fa, quando Fabrizio si appassiona alle conferenze sulla Storia tenute dal professore e decide di iniziare a convertire i video in formato audio e caricarli sulle principali piattaforme d’ascolto per poterle riascoltare in qualsiasi momento. Crea di fatto una raccolta non ufficiale, divulgativa e senza scopo di lucro, che inizia subito a raccogliere moltissimi follower. Il resto è storia (in tutti i sensi).

    Non potevo che parlarne con Fabrizio Mele, facendomi raccontare qual è il segreto del successo di un podcast che in realtà è un “hobby della domenica mattina” per il suo curatore, che nel frattempo però è riuscito a generare un vero e proprio tormentone con oltre 130 puntate e decine di migliaia di ascoltatori e ascoltatrici.

    [Spoiler: arriveranno delle novità e potrebbero chiamarsi “Barbero Podcast Originals”]
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    26 m
  • S1E03 - Branded podcast. Intervista a Rossella Pivanti e Francesco Tassi (VOIS)
    Mar 22 2021
    Il podcast è anche un ottimo strumento di marketing e comunicazione. La ragione risiede nella sua stessa natura, fatta di voce - che emoziona e coinvolge - e di contenuti informativi: un insieme che riesce a catturare l’attenzione delle e degli utenti più di tanti altri media (24.5 minuti secondo Ipsos). Le aziende italiane hanno iniziato a intuirlo nel 2019 e da quel momento in poi la produzione di branded podcast ha subito una repentina accelerazione.
    A guidarle in questo mondo ci sono statə la podcast producer Rossella Pivanti e il Ceo di VOIS Francesco Tassi, che già da tempo lavoravano sulle potenzialità del podcasting e che insieme hanno potuto realizzare alcuni dei primi prodotti italiani nel panorama branded, come "Prime Svolte" (uscito nel 2019 per MINI).

    Nel terzo episodio di Déjà Vu, Rossella e Francesco raccontano in prima persona come hanno vissuto professionalmente questi ultimi due anni, confrontandosi sugli ostacoli e le sfide future che dovrà affrontare chi produce podcast per aziende (ma anche fornendo consigli utili).
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    29 m
  • S1E02 - Podcast culturali. Intervista ad Aldo Fresia e Matteo Scandolin (Querty)
    Mar 1 2021
    Il podcast è un ottimo strumento di divulgazione di arte e cultura. Nel panorama italiano c’è un network pioniere nella produzione di podcast culturali: si chiama Querty, raccoglie show che spaziano dalla letteratura (Racconti) alle tematiche di genere (Senza Rossetto e Match and the City), passando per le serie tv e i giochi di ruolo (Pilota e Fumble). I loro format ricordano quelli dei talk show radiofonici, conversazioni approfondite su cultura pop e meno pop, nel rispetto di alcune precise caratteristiche; prima tra tutte è “parlare normalmente”, ovvero riuscire a sviluppare con chiarezza quei contenuti complessi spesso catalogati come “cultura alta”. Querty è anche un’associazione, ed è grazie al sostegno dei soci e delle socie che riesce a finanziare l’acquisto di materiali e struttura informatica.

    I co-fondatori sono i creatori di “Ricciotto”, considerato uno dei podcast-precursori in Italia in fatto di critica cinematografica: Aldo Fresia e Matteo Scandolin. Sono loro gli ospiti di questa puntata di DéJà Vu.
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    26 m
  • S1E01 - Podcast e giornalismo. Intervista a Carlo Annese (Piano P)
    Feb 2 2021
    In Italia il mondo del giornalismo e del podcasting hanno iniziato a frequentarsi da non troppo tempo. C'è un giornalista italiano che nel 2016 ha precorso i tempi e ha avuto l'idea di fondare il primo marchio indipendente di podcast giornalistici: è Carlo Annese, che con Piano P ha prodotto alcuni degli show più ascoltati fino ad ora in Italia; solo per citarne uno, “Da Costa a Costa” di Francesco Costa. Annese è stato anche responsabile della sezione Podcast della piattaforma di audiolibri Storytel Italia e realizza “Corriere Daily”, il podcast del Corriere della Sera. Con chi, se non con lui, ragionare quindi dell'importante potenzialità che il podcasting rappresenta per l'informazione giornalistica?
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    24 m