• Dica 32 - Tutti i colori della salute

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Dica 32 - Tutti i colori della salute

De: Ipse Lab APS
  • Resumen

  • Dica 32 è un progetto di informazione eformazione sul diritto alla salute, un progetto dell’associazione Ipse Lab APS, realizzato in partnership con l’associazione giovanile New Voices Lab - APS.L’associazione Giovanile New Voices Lab - APS è nata dall’incontro di un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze con disabilità visiva e psichica, che si sono avvicinati al mondo della Webradio e del podcasting come mezzo di divulgazione sociale, di emancipazione e sensibilizzazione, attraverso il progetto radio 32.In collaborazione con Ipse Lab APS, l’associazione sviluppa spazi creativi e ludici dove poter potenziare le proprie abilità personali e comunicative e promuovere una cultura accessibile e realmente inclusiva per le persone con disabilità.Ipse Lab APS (per saperne di più, clicca qui) è un’associazione di promozione sociale che sviluppa attività per la cittadinanza e per i propri soci nell’ambito della promozione della salute attraverso il progetto ‘Radio32’. L’associazione è formata da professionisti sanitari, esperti per esperienza, familiari e cittadini ed organizza attività di comunicazione sociale, eventi inclusivi e accessibili in rete con realtà pubbliche e private, attività di formazione e intervisione per operatori della salute mentale, svolgendo, a livello locale (su Roma), attività di advocacy, supporto e orientamento per i propri soci.Insieme, queste due realtà collaborano alla realizzazione di Dica 32, progetto di informazione e formazione sul diritto alla salute.Dica 32 è un’intrapresa sociale: un gruppo di lavoro inclusivo che ospita tirocini professionalizzanti e di inclusione sociale e attività di volontariato.Obiettivo del progetto è quello di promuovere attività di informazione, formazione e consulenza (a livello di prevenzione primaria, secondaria e terziaria) su tematiche connesse all’integrazione socio-sanitaria e sulle buone prassi per la definizione di percorsi di cura personalizzati nell’ambito della cura e assistenza delle persone con disabilità/in condizione di fragilità complesse che compromettono, in misura e grado diverso, l’autonomia delle persone.Per ogni problematica di salute affrontata e approfondita nell’ambito delle attività di comunicazione, formazione e consulenza si vuole raccogliere materiale formativo e informativo, sia per i cittadini (al fine di aumentare la consapevolezza sulla propria condizione di salute) sia per operatori/ amministratori che vogliono implementare best practice a livello locale.L’obiettivo è promuovere la costruzione di sistemi di salute di comunità per affrontare in modo appropriato problemi di salute complessi, multidimensionali, cronici, riuscendo a costruire progettualità su misura della persona assistita nel proprio contesto pratico di vita.Come?Raccogliendo informazioni utili, attraverso le interviste agli esperti, sempre disponibili sulla pagina dica32.it;Promuovendo il networking tra realtà diverse che condividono mission e obiettivi;Promuovendo il dialogo, e il confronto, tra esperti per professione (specialisti) ed esperti per esperienza);Organizzando eventi e promuovendo la costruzione di reti e alleanze a livello locale (su Roma);Promuovendo incontri informativi e formativi sulla costruzione di progetti terapeutici individualizzati capaci di promuovere realmente l’autodeterminazione di persone che vivono un problema di salute complesso/cronico;Dica 32: metodo di lavoroIl gruppo di lavoro è formato da esperti per professione ed esperti per esperienza che fanno attivismo nell’ambito della salute, utilizzando le piattaforme online per sviluppare attività di comunicazione e documentazione delle buone pratiche (abbattendo in questo modo i costi di produzione).Per informare, verranno intervistate:persone con diverse disabilità (motorie, sensoriali e con problemi di salute mentale), caregiver, attiviste/i del Disability Pride Network, referenti di associazioni locali che affrontano le tematiche connesse al ‘dopo di noi’;operatori sanitari e socio-sanitari;ricercatoriL’obiettivo dell’iniziativa è permettere la diffusione di esperienze di attivismo virtuose (la possibilità di raccontare e riflettere sulla propria azione), la condivisione di buone prassi e soluzioni pratiche inventate/costruite ‘dal basso’, la creazione di reti locali tra esperti per esperienza ed esperti per professione.Si ritiene che proprio dalla collaborazione tra esperti per esperienza ed esperti per professione possano nascere pratiche, iniziative e politiche realmente capaci di affrontare la complessità delle questioni inerenti la salute coniugando capacità di ascolto, competenze e conoscenza delle esigenze specifiche delle persone con le competenze specialistiche necessarie ad affrontare in modo appropriato ed efficace problemi di salute complessi.La promozione di reti di supporto locali tra loro connesse e in costante scambio di informazioni e conoscenze, l’orizzonte pratico su cui ...
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Episodios
  • Non arrendersi mai! Intervistiamo Roberta e Massimo di 'Ruote a Spasso' per parlare di accessibilità
    Mar 5 2024
    Accessibilità è per noi sinonimo di Salute, perché 'poter fare' e 'poter essere' sono aspetti centali nella vita di ognuno, aspetti spesso marginali e dati per scontati per le persone che si ritrobano a vivere un problema di salute importante o una disabilità.

    Riprende il nostro viaggio con Dica 32 alla ricerca di realtà, persone ed esperienze che promuovono, concretamente, il diritto di ognuno alla salute. Oggi intervistiamo Roberta e Massimo di Ruote a spasso, progetto di comunicazione che mappa i luoghi turistici accessibili, segnalando difficoltà, imprevisti ed esigenze specifiche in caso il luogo si riveli inaccessibile.

    "La nostra missione è promuovere un mondo inclusivo in cui ogni individuo, indipendentemente dalle abilità fisiche, possa partecipare appieno alla vita e alla società. Attraverso le nostre recensioni, ci impegniamo a migliorare l’accessibilità dei luoghi pubblici e privati per le persone con disabilità o ridotte capacità motorie, creando un ambiente che favorisca l’uguaglianza, l’autonomia e la partecipazione"

    Esplorano il mondo e valutano l’accessibilità dei luoghi per le persone con ridotte capacità motorie, condividendo informazioni preziose e recensioni dettagliate su luoghi, strutture ed eventi, offrendo consigli pratici per viaggiare senza barriere, descrivendo oggettivamente quali possano essere le criticità che incontriamo a beneficio di tutti sul sito www.ruoteaspasso.it e la pagina FB e il canale instagram, veri e propri punti di riferimento per viaggiatori con disabilità o più in generale con ridotte capacità motorie: anziani, famiglie con passeggini, amici “pigri” e appassionati di avventura interessati a un mondo accessibile. Sostengono un mondo più inclusivo, celebrando il potenziale di ogni individuo, indipendentemente dalle abilità fisiche.

    L'intervista diventa un'occasione per parlare anche di sport e disabilità, della corsa di miguel, di joelette (lo sapevi, che dati gli opportuni accorgimenti, anche una persona con disabilità può andare in montagna?) e di un inevitabile confronto sull'inacessibilità di Roma e sui problemi connessi alla mobilità a Roma (a proposito, sapevi che c'è il taxi sociale? Ce ne parla l'amico Cristiano Bocci).

    Eddie, Filippo, Max, Danila e Cristiano ci accompagnano in questa prima chiacchierata live di quest'anno, realizzata grazie ai nostri storici partner de Lo Yeti, Caffè Libreria accessibile nel cuore del Pigneto (Roma), enorme 'bollino verde' della capitale per le persone con disabilità.

    A proposito: volete scoprire i luoghi accessibili del nostro bel paese? Qui trovate la mappa realizzata da Roberta e Sara: https://ruoteaspasso.it/mappatura-dellaccessibilita/

    Buon ascolto!
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    48 m
  • 'Riammissioni informali' - dott. Gianfranco Schiavone
    Mar 2 2024
    In questo podcast, parliamo delle riammissioni informali sulla frontiera con la Slovenia, già dichiarate illegittime dal tribunale di Roma. L’espressione burocratica delle “riammissioni” si riferisce in realtà a veri e propri respingimenti a catena, illegali, di persone, richiedenti asilo inclusi, spostate e scaricate nell’arco di poche ore in Bosnia ed Erzegovina.

    Ne parliamo con il dott. Gianfranco Schiavone, che ci racconta l’esperienza delle persone espulse illegalmente con questo sistema nel 2020, che hanno avuto il coraggio di denunciare quanto successo nel film ‘Trieste è bella di notte’ di Andrea Segre.
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    30 m
  • 42 anni in manicomio. L’esperienza di Alberto Paolini
    Mar 2 2024
    Nato a Roma nel 1932 e restato presto orfano, Alberto Paolini cresce in un collegio religioso ed è avviato alla professione di sarto. Viene ricoverato a 14 anni al Santa Maria della Pietà, dove svolge attività in tipografia, in biblioteca e come disegnatore negli uffici dell’Ospedale, ma subisce anche l’elettrochoc e la somministrazione di numerosi farmaci. Ricorda il succedersi dei medici alla direzione dell’Ospedale, i progressivi cambiamenti nella gestione e nel rapporti fra personale e pazienti, la presenza di studenti, attivisti e personalità del mondo della cultura impegnati per le riforme. Uscirà nel 1990. Oggi vive in una casa supportata, seguita da operatori sanitari.
    L’abbiamo intervistato in occasione dell’anniversario della legge 180 e ci siamo fatti raccontare la sua esperienza e il suo punto di vista sulla salute mentale.
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    22 m

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