Episodios

  • Medici oltre frontiera: quanto ci costa la fuga dei sanitari
    Sep 17 2024

    Medici oltre frontiera: ma quanto ci costa la fuga dei sanitari? Con l’obiettivo di trovare un lavoro e un salario più dignitoso che in Italia negli ultimi vent’anni, oltre 180 mila tra medici e infermieri hanno abbandonato il nostro paese. Sono dati elaborati dal quotidiano della sanità su elementi del database ocse. Nel triennio 2020-2022, sono andati oltre confine circa 40 mila laureati italiani. Solo in termini di formazione, il sistema paese ha perso 22.500 euro per infermiere e 150/160 mila euro per medico. Un patrimonio di 3,6 miliardi andato in fumo, solo negli ultimi anni


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  • Lavoro garantito: l’ultimo esperimento - INEDITORIALE del 16/09/2024
    Sep 16 2024

    L’idea venne sposata nel 2018 dal bernard sanders, senatore statunitense, all’epoca candidato, all’epoca candidato alle primarie alla presidenza usa. La proposta venne poi elaborata durante la pandemia a margine dell’erogazione di importanti somme per ammortizzatori sociali e sussidi contro la povertà. La formula del lavoro garantito è diventata un progetto pilota a Roma coordinato dall’università la Sapienza, per promuovere nuova occupazione. Un tentativo per superare il welfare assistenziale e trasformarlo in welfare occupazionale.


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  • Accogliere tanto, integrare poco - INEDITORIALE del 13/09/2024
    Sep 13 2024

    Secondo i dati del ministero dell’interno, nel 2024 sono sbarcati 37644 migranti contro i 18820 dell’anno precedente. Sono quasi tutti migranti economici. Quanto ai minori non accompagnati, da inizio anno ad oggi, sono 4541. Se da una parte si registra un aumento delle richieste di protezione internazionale, dall’altra si conferma la stretta sul diritto di asilo negato dal nostro paese. L’idea di accoglienza e integrazione vanno sempre meno di pari passo.

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  • Sanità: chi più spende meno spende (ma noi spendiamo davvero poco) - INEDITORIALE del 12/09/2024
    Sep 12 2024

    La spesa sanitaria pubblica italiana è nettamente più bassa di quella dei principali paesi europei, sia in valore pro capite che in percentuale del PIL. Emerge dall’analisi della fondazione GIMBE, che ha analizzato sia i dati OCSE sia da un rapporto della Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere. Il sottofinanziamento si traduce nelle lunghe file d’attesa per visite ed esami nell’affollamento dei pronto soccorso e nelle inaccettabili diseguaglianze tra Nord, Centro, e Sud.


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  • In Italia facciamo acqua (ma ne perdiamo quasi la metà) - INEDITORIALE del 11/09/2024
    Sep 11 2024

    Tra il 2030 e il 2100 la disponibilità media annua di acqua si ridurrà fino al 40% con picchi fino al 90% per l’Italia meridionale. Il ritmo di riduzione è impressionante se pensiamo che nel 2023 è calata del 18% la disponibilità di acqua rispetto alla media annua calcolata nel 1951. la principale criticità è legata al sistema di infrastrutture e tubature antiquato che causa perdite idriche nella rete. Ogni giorno vengono buttati 150 litri di acqua per abitante, pari al fabbisogno di circa 43 milioni di persone. E chi dovrebbe metterci una pezza?


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  • Lì dove c’era l’erba, ora c’è… il cemento - INEDITORIALE del 10/09/2024
    Sep 10 2024

    Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente ogni anno realizza il rapporto sul consumo del suolo. Il fenomeno riguarda l’incremento della copertura artificiale del terreno per realizzare edifici, infrastrutture, espansione delle città. Solo nel 2022 in Italia è sparita un’area naturale di 77 chilometri quadrati, quasi la metà della superficie di Milano. Si tratta del 10% in più rispetto all’anno precedente. Lo si evince dal rapporto pubblicato a fine 2023 dall’ISPRA. Intanto le proposte di legge presentate finora, per arrestare nuove edificazioni, si sono perse nell’iter parlamentare.


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  • Bye Bye Biodiversità: the Italian Way - INEDITORIALE del 09/09/2024
    Sep 9 2024

    In Italia è a rischio il 46,3% degli ecosistemi naturali, circa un quinto di tutta la superficie del paese. È quanto emerge dalla Lista Rossa elaborata dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Oltre a essere tra i paesi europei con maggiore ricchezza floristica e faunistica, spiega l’ISPRA, l’Italia è caratterizzata da elevati tassi di specie che vivono solo all'interno dei confini nazionali, una circostanza che comporta maggiore responsabilità in termini di conservazione. Ma, a quanto pare, questo non basta a frenare il degrado ambientale causato dall’uomo.

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  • Provincia, alzati e cammina - INEDITORIALE del 06/09/2024
    Sep 6 2024

    La politica ha ripreso la battaglia per resuscitare le vecchie province con l’elezione diretta dei consigli. La Corte dei Conti ha spiegato che, vista la mole della spesa pubblica, un po’ di costi in più non sarebbero nemmeno troppo pesanti. Ma la verità è che la riforma Delrio andava nel senso della semplificazione e della riduzione dei costi, facendo dei comuni i veri protagonisti della governance dei territori di area vasta. Invece così, si farebbe un passo indietro.


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