Episodios

  • 1907/1910 – Le opere 1, 2, 3 e 4
    Mar 1 2021

    Questa prima puntata è dedicata agli anni compresi tra il 1907 e il 1910 e comprende le opere 1, 2, 3 e 4 del giovane Prokof’ev. Il viaggio attraverso l’intero catalogo pianistico del compositore inizia con un tratto fortemente simbolico. C’è la narrazione della gioventù e degli anni di formazione del compositore, dei quali il pianoforte fu compagno inseparabile, c’è il rarissimo ascolto di una sua deliziosa pagina infantile, ci sono il racconto e l’ascolto delle sue prime composizioni ufficiali, tutte significativamente dedicate al pianoforte.

    Más Menos
    1 h y 33 m
  • 1911/1912 – Le opere 10, 11 e 12
    Mar 10 2021

    Tra il 1911 e il 1912 il genio di Sergej Prokof’ev esplode nella vita artistica di San Pietroburgo. Lo testimoniano le opere 10, 11 e 12. Lui ha solo diciannove anni ed è ancora uno studente del Conservatorio, ma la sua personalità è talmente forte da porlo al centro di eventi e di confronti memorabili.

    Más Menos
    1 h y 26 m
  • 1912 – L’opera 14
    Mar 15 2021

    Nel 1912 Prokof’ev compone la Sonata in re minore n. 2 op. 14, suo primo capolavoro nel genere sonatistico. All’analisi della genesi della Sonata e della concretezza musicale di questa partitura – che ascoltiamo nella storica esecuzione di Emil Gilels – si accompagna il racconto della vita sempre più intensa e movimentata del giovane artista.

    Más Menos
    1 h y 32 m
  • 1913 – L’opera 16
    Mar 22 2021

    Seguiamo le vicende, burrascose ma esemplari, che accompagnarono la nascita, il debutto e le accoglienze del colossale Concerto in sol minore n. 2 op. 16. Questa pagina rimane, per molti versi, un unicum  nel catalogo di Prokof’ev e uno dei vertici assoluti del pianismo novecentesco. Ne scopriamo alcuni segreti seguendone il fascino energico ed elettrizzante attraverso una rara esecuzione di Vladimir Ashkenazy accompagnato sul podio da Leonard Bernstein.

    Más Menos
    1 h y 35 m
  • 1914/1917 – L’opera 17 e l’opera 22
    Mar 29 2021

    Tra il 1914 e il 1917 Prokof’ev si affaccia prepotentemente sul mondo musicale con lavori come  la Suite scita op. 20 per orchestra, il balletto Il buffone e l’opera Il giocatore. Negli stessi anni il suo pianoforte accoglie e restituisce i segnali più modernisti della ricerca artistica russa del periodo pre-rivoluzionario e rivoluzionario. Ne sono testimonianze emblematiche i Sarcasmi op. 17 e le Visioni fugaci op. 22.

    Más Menos
    1 h y 38 m
  • 1917 – Le opere 28 e 29
    Apr 5 2021

    Il 1917, l’anno fatidico della Rivoluzione vede Prokof’ev quasi del tutto estraneo agli eventi che “sconvolsero il mondo”: tutte le sue energie sono indirizzate alla composizione. Per questo si rifugia in luoghi lontani dal clima incandescente di quei giorni esi  dedica a lavori alieni da incertezze e paure. Si tratta del Primo Concerto per violino e orchestra, della Sinfonia “Classica” e, per quanto riguarda il pianoforte, della Terza Sonata op. 28 e della Quarta Sonata op. 29. Entrambe scaturiscono “d’après des vieux cahiers”, cioè da materiali che risalgono agli anni sereni e felici dell’infanzia o della gioventù. Ascolteremo queste due pagine nelle esecuzioni di Emil Gilels e di Sviatoslav Richter.

    Más Menos
    1 h y 39 m
  • 1918/1921 – L’opera 26
    Apr 12 2021

    Il 16 dicembre 1921, a Chicago, Prokof’ev esegue per la prima volta il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra op. 26. Ormai la Russia, anche quella rivoluzionaria e post-rivoluzionaria con i suoi mille fermenti, stava stretta al giovane musicista. Così nel 1918 decide di espatriare, di tentare l’affermazione come compositore-pianista, ma anche direttore, sul più grande palcoscenico del mondo, che già in quegli anni sono gli Stati Uniti. Prokof’ev vi arriva armato di grande determinazione e di fiducia in se stesso ma anche di un repertorio abbastanza nutrito e di alcune novità importanti. Fra queste c’è anche il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra op. 26, che da lì in poi diventa uno dei più eseguiti del repertorio novecentesco. Lo ascolteremo in una storica esecuzione dello stesso Prokof’ev.

    Más Menos
    1 h y 33 m
  • 1918/1923 – Le opere 31, 32, 33ter e 38
    Apr 19 2021

    Quelli compresi tra il 1918 e il 1923 sono gli anni americani di Prokof’ev. Anni frenetici non solo per per l’incessante impegno nella composizione e nell’autopromozione ma anche per i continui viaggi da una sponda all’altra dell’Atlantico. America sì, ma con un occhio (e un pezzo di cuore) sempre in Europa. In questi anni prendono forma composizioni pianistiche apparentemente molto diverse, magari nate con l’intento di accattivarsi il pubblico e i critici del Nuovo Mondo. Eppure, a ben guardare, si tratta di pagine sempre coerenti con l’idea di musica, fondamentale e immodificabile, di Prokof’ev. Tra queste ascolteremo i Racconti della vecchia nonna op. 31, i Quattro Pezzi (Danza, Minuetto, Gavotta, Valzer) op.32, Marcia e Scherzo op.33ter dall’opera L’amore per le tre melarance, la Quinta Sonata in do maggiore op. 38 interpretati da Emil Gilels, Evgenij Kissin, Sergej Prokof’ev, Sviatoslav Richter, Gyorgy Sandor e Vladimir Sofronitsky.

    Más Menos
    1 h y 22 m