Episodios

  • Nome
    Dec 1 2021

    Sembra un’etichetta innocente, eppure il nome è anche un atto di potere: la pratica coloniale di dare nomi a luoghi, gruppi umani o campioni botanici ha aiutato il colonialismo e la sua narrazione. Beatrice Falcucci riflette sull’atto del (ri)nominare sotto questa luce.

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    14 m
  • Deistituzionalizzazione
    Dec 1 2021

    Come fare del museo etnografico un laboratorio di decolonizzazione? Wissal Houbabi affronta la necessità di rimettere in discussione l’idea eurocentrica di museo, sottolineando l’importanza di avviare un lavoro a stretto contatto con le comunità di riferimento.

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    5 m
  • Decolonializzazione
    Dec 1 2021

    Che differenza c’è tra colonialismo e colonialità? Come ridistribuire risorse e potere in un museo etnografico? Mackda Ghebremariam Tesfaù riflette sulla decolonializzazione dei musei e sull’importanza degli spazi vuoti, al di là delle pratiche di restituzione delle opere.

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    10 m
  • Cinema
    Dec 1 2021

    Luca Peretti passa in rassegna molti film, da “Petrolio nelle dune” (1967, produzione Eni), che rimuove completamente il colonialismo in Libia, fino a “Tolo Tolo” (Checco Zalone, 2020), che mette a nudo le forme della colonialità che ancora infestano il nostro presente.

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    12 m
  • The right to opacity
    Dec 1 2021

    A partire da esempi concreti di progetti e laboratori, Jana Johanna Haeckel parla del concetto di opacità quale principio che aiuta a vivere e condividere la diversità culturale, abbandonando le visioni semplificatrici e ingannevolmente “trasparenti”.

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    13 m
  • Self-discovery
    Dec 1 2021

    A chi parlano oggi i musei etnografici? Prendendo le mosse dalla rappresentazione identitaria dell’altro, Adama Sanneh riflette sulla possibilità del museo etnografico di far invertire lo sguardo del visitatore, per riscoprire qualcosa di noi e della nostra storia.

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    9 m
  • Harnet
    Dec 1 2021

    Nel progetto “Harnet Streets: contro-mappe eritree in Roma”, Tezeta utilizza l’odonomastica come stimolo narrativo per tracciare una mappa urbana fatta di contro-narrazioni per leggere, in controluce, la storia del colonialismo italiano in Eritrea.

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    15 m
  • La danza dell’orice
    Dec 1 2021

    La scrittrice italo-somala Ubah Cristina Ali Farah riflette sugli stretti legami tra la storia contemporanea e l’eredità coloniale a partire dal suo componimento poetico Axum e dal suo racconto “La danza dell’orice”.

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    13 m