Episodios

  • Episodio 7 - Il gruppismo
    May 31 2023
    La capacità di creare un gruppo e di sostenerlo nelle difficoltà, di saperlo proteggere, di saperlo stimolare e di portarlo al successo anche in mezzo alle avversità. Per aspera ad astra.
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    18 m
  • Special - Chi sarà protagonista della prossima storia?
    May 30 2023
    Il mondiale di quell'anno dell'Italia del calcio è stato anche e soprattutto il mondiale del gruppismo, della vittoria della squadra contro le avversità.

    L’italia in realtà arriva ai mondiali già dilaniata dalla polemiche. Un gruppo diventa una squadra quando sa soffrire insieme lottare insieme, perdere insieme e combattere e vincere insieme.

    Quell'anno vincemmo..Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!

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    1 m
  • Episodio 6 - La coinvisione
    May 24 2023
    La capacità di creare una visione condivisa e ambiziosa intorno a cui concentrare le energie di tutti per raggiungere obiettivi impensabili ed insperati.

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    16 m
  • Special - Chi sarà protagonista della prossima storia?
    May 22 2023
    È Il 12 settembre del 1962, Kennedy tiene un discorso alla Rice University.

    In questo discorso Kennedy spiega come l’uomo si trovi davanti a grandi scoperte, come abbia raggiunto grandi traguardi scientifici ma come più avanzi il suo sapere più senta forte il peso e la vastità dell’ignoto.

    La conquista dello spazio è un’impresa che guarda al progresso, alla capacità di leadership tra le nazioni alla ricerca costante di nuove scoperte scientifiche e rappresenta un'opportunità di collaborazione per la pace.

    In quel discorso Kennedy pronuncia la frase cruciale: "Noi andremo sulla *** in questo decennio non perché è facile ma perché è ardito, perché in questo modo metteremo insieme tutte le nostre migliori energie e le nostre capacità."

    La corsa allo spazio comincia ufficialmente almeno davanti al grande pubblico Il 4 ottobre 1957, in cui l'Unione Sovietica lancia con successo lo Sputnik1 , il primo satellite artificiale a essere messo in orbita attorno alla Terra. La prima reazione degli USA è fondare la N.A.S.A. nel 1958
    Ma ormai è tardi, nel 1961, il 12 aprile arriva il coplpo di grazia: Yuri Gagarin è il primo uomo ad orbitare intorno alla terra.

    È il 21 luglio del 1969 alle ore 4.56 ora italiana. l’uomo è sulla ***.


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    1 m
  • Episodio 5 - La flessilienza
    May 17 2023
    L’insieme di flessibilità e resilienza, la capacità di essere flessibili nell’approccio e diventare resilienti, non innamorandoci di noi stessi e di come siamo ma ricordandoci che quando abbiamo uno scopo è a quello che dobbiamo dedicare la scelta di come dobbiamo comportarci.
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    14 m
  • Special - Chi sarà protagonista della prossima storia?
    May 15 2023
    Nasce nel 1942 da una famiglia “normale”, malgascio per parte di padre ma americano da 3 generazioni. La segregazione razziale è lo sfondo della sua infanzia e non solo.

    A 12 anni c’è una sliding door nella sua vita. Un ragazzo gli ruba la bici e lui lo affronta pronto a picchiarlo, non importa se più grande di lui, ma di li passa un poliziotto, che senza saperlo avrà un ruolo chiave nella storia dello sport: impedirà al protagonista di picchiarsi con questo ragazzo indirizzandolo ad una palestra per imparare la boxe. Ed è in quel momento che invece che una rissa inizia la carriera di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi.

    Si tratta di un grande talento già da dilettante tanto che nel 1960 a soli 18 anni va a roma a vincere la medaglia d’oro alle olimpiadi categoria medio massimi, diventa quindi professionista e colleziona in 3 anni il record di 19 vittorie su 19 incontri.

    Nel 1964 ha la grande occasione di affrontare il campione dei pesi massimi, vince diventando il campione del mondo.

    Il primo giorno da campione del mondo sorprende tutti convertendosi all’islam e aderendo alla nation of islam. Nel 1967 per lui c’è una svolta: viene chiamato sotto le armi in vietnam ma si rifiuta con la celebre frase “non ho niente contro i vietcong, loro non mi hanno mai chiamato negro". Questa battuta scuote l’opinione pubblica americana che reagisce con una condanna per renitenza alla leva e lo squalifica dalle associazioni pugilistiche.

    Negli anni 70 la squalifica viene ritirata e riconosciuto il suo diritto alla obiezione di coscienza.
    La grande occasione di tornare campione arriva nel marzo del 71 contro il detentore del titolo, in quello che viene chiamato l’incontro del secolo. Il protagonista, però, viene sconfitto ai punti.

    Il protagonista viene ricordato dal grande pubblico per il match "rumble in the jungle" (la rissa nella jungla), che è il nome dato all’incontro dal suo organizzatore, il mitico Don King, che da quel momento diventerà la mente dietro la spettacolarizzazione estrema del pugilato.
    Rumble in the jungle infatti non è semplicemente un incontro di pugilato per il titolo ma è forse uno dei primi spettacoli sportivi globali.
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    1 m
  • Episodio 4 - L'antimismo
    May 10 2023
    L’insieme di anticonformismo e ottimismo, la capacità di essere anticonformisti, di seguire la propria strada anche contro tutte le convenzioni senza rabbia e negatività, ma con la positività che sa contagiare chi ti sta intorno e che sa trasformare anche le situazioni più difficili in opportunità.
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    15 m
  • Special - Chi sarà protagonista della prossima storia?
    May 8 2023
    Pensa di avere 18 anni e tutta la vita davanti. E poi immaginati un rumore di freni che stridono, le urla della gente il rumore di lamiere che si accartocciano e poi un dolore inimmaginabile. Sentire il rumore delle tue stesse ossa che si rompono e in un attimo vedere tutto spegnersi tutto sgretolarsi.

    La protagonista di questa storia nasce nel 1907 a Città del Messico. Da ragazza non gode di buona salute. All'età di 6 anni le viene diagnosticata la spina bifida. A causa di questa malattia, cammina zoppicando per tutta la vita. Le sue gambe sono sproporzionate: la destra e’ un po' piu’ sottile della sinistra. Cerca di nascondere questo difetto indossando gonne lunghe, ma questo non le evita la derisione dei coetanei.

    E arriviamo così al settembre del 1925, la giovane donna di 18 anni va incontro al terribile incidente.
    Chiunque in quelle condizioni sarebbe stato vinto, spezzato nell’animo come nel corpo ma non uno spirito forte come il suo, quello non poteva essere schiacciato. Rimane incosciente per diverse settimane e quando si sveglia a letto, senza poter alzarsi, chiede subito al padre di comprarle del materiale per dipingere.

    Sarà il papà a progettare un cavalletto speciale per lei, in modo che possa disegnare sdraiata, e a mettere un enorme specchio sopra di lei per farle vedere se stessa e permetterle di auto-dipingersi.

    Ne nascono una serie di dipinti che rappresentano oggi il tratto più caratteristico e celebre della sua produzione artistica



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    1 m