Una voce che grida nel deserto

De: Emanuele Michelino
  • Resumen

  • Pace a tutti voi fratelli e sorelle nel Signore.

    Io sono Emanuele Michelino, e secondo la grazia che il Signore mi dà di fare condividerò con voi delle esortazioni, tratte dalla Parola di Dio la Bibbia, affinchè possiate ricevere incoraggiamento in questa corsa che ci è posta dinanzi fino ad arrivare al traguardo nel regno dei cieli che abbiamo ereditato in Cristo Gesù.


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Episodios
  • NELLA SUA GRANDE CASA IL SIGNORE CONOSCE QUELLI CHE SONO SUOI
    Apr 7 2024
    NELLA SUA GRANDE CASA IL SIGNORE CONOSCE QUELLI CHE SONO SUOI

    Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta. Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità. Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell'empietà e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «IL SIGNORE CONOSCE QUELLI CHE SONO SUOI», e: «Si ritragga dall'iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore».
    In una grande casa non ci sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona. (2Timoteo 2:14-21)
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  • FRATELLI NON SIATE MOLTI A FARVI MAESTRI POICHE SBAGLIAMO IN MOLTE COSE
    Mar 31 2024
    FRATELLI NON SIATE MOLTI A FARVI MAESTRI POICHE SBAGLIAMO MOLTE COSE


    "Fratelli miei, non siate molti a fare da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio. Poiché tutti sbagliamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi guidiamo anche tutto quanto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano sospinte da venti impetuosi, sono dirette da un piccolissimo timone, dovunque vuole il timoniere. Così anche la lingua è un piccolo membro e si vanta di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco, che grande foresta incendia! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'ingiustizia. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla geenna. Ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di animali marini si doma, ed è stata domata dalla razza umana, ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male senza posa, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca procede benedizione e maledizione. Fratelli miei, non dev'essere così. La fonte getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? Può, fratelli miei, un fico fare olive o una vite fichi? Neppure una fonte salata può dare acqua dolce." (Giacomo 3:1-12)

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  • L'ALBERO CATTIVO NON PUO' FARE FRUTTI BUONI E DUNQUE NON PREDICA LA VERITA'!!
    Mar 17 2024
    L'ALBERO CATTIVO NON PUO' FARE FRUTTI BUONI E DUNQUE NON PREDICA LA VERITA'!!


    Sopra un soggetto così vitale come quello della salvazione, Gesù doveva premunire i suoi uditori contro false direzioni e false guide, e conseguentemente egli aggiunge subito un avvertimento a tale uopo. Egli allude probabilmente in primo luogo agli Scribi ed ai Farisei che «sedevano nella cattedra di Mosè» Matteo 23:2, e godevano della fiducia del popolo; ma il suo principale oggetto certamente era di far noto ai suoi uditori che i predicatori di «cose piacevoli» Isaia 30:10, i veri successori dei falsi profeti dell'antichità, sarebbero numerosi anche nel suo regno. Siccome la funzione degli antichi profeti consisteva non solo nell'annunziare gli avvenimenti futuri, ma pure nell'insegnare il popolo nel nome del Signore, e siccome l'ufficio di profeta esisteva ancora nella Chiesa primitiva Romani 12:6; 1Corinzi 12:9; 14:3; Efesini 4:11, il nome di «falsi profeti» conviene perfettamente a quelli ai quali nostro Signore l'applica in questo passo,

    Il Signore mette in opposizione i sentimenti dei loro cuori colla loro apparenza. Essi sono realmente l'opposto di quel che sembrano essere, rapaci, perfidi, ingannatori, ed intenti a divorare il gregge per i loro propri fini. Come i lupi sbranano e divorano il gregge» e, così questi sono i più crudeli nemici dei cristiani, e li rovinerebbero, se loro fosse possibile. Noi dobbiamo stare in guardia contro quelli che insegnano la falsità e l'errore. È una falsa carità l'essere indifferenti in una materia così vitale.

    Gesù previene una domanda che poteva nascere nei cuori dei suoi uditori» Come potremo noi distinguere i veri profeti dai falsi» indicando la pietra di paragone, colla quale essi dovevano provarli. V'ha qui un subitaneo cambiamento di figura, dai lupi rapaci e dalle inermi pecore, al mondo vegetale co' suoi alberi fruttiferi, e le sue piante inutili; e come noi stimiamo il valore o la inutilità delle piante dai frutti che esse producono, così Gesù dice ai suoi uditori, i quali hanno da fare con coloro che professano di essere maestri nella sua Chiesa: «li riconoscerete dai frutti loro». I frutti consistono nella condotta, e nel modo di vivere degli uomini, e non nelle loro dottrine, come pretendono molti interpreti antichi, ed alcuni moderni. Queste corrispondono all'albero stesso, mentre che i loro effetti pratici corrispondono al frutto dell'albero. Quanto differente è l'insegnamento di Gesù su questo punto da quello di alcuni cosidetti ministri e i suoi collaboratori, che inculca una cieca ubbidienza al ministro (capo setta), in virtù del suo ufficio, senza alcun riguardo al carattere dell'uomo! Il diritto del popolo cristiano di giudicare il carattere di coloro che professano di essere maestri nella Chiesa di Cristo è qui non solamente concesso, ma stabilito dal Capo stesso della Chiesa: ed è confermato da Giovanni in queste parole: «Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere, se sono da Dio» ecc. 1Giovanni 4:1. Ad illustrare il suo dire, Gesù fa appello alla loro propria esperienza:

    La parola mai congiunge il contenuto di questi versetti colla prima parte del vers. 16 «Voi li conoscerete dai frutti loro». La legge immutabile del mondo naturale è espressa in questi versetti sotto forme differenti; nel primo, affermativamente; nell'ultimo, negativamente, e la stessa legge governa pure il mondo morale, poiché Cristo dice: «L'uomo buono dal buon tesoro del cuore trae fuori cose buone; e l'uomo malvagio, dal suo malvagio tesoro trae fuori cose malvagie» Matteo 12:35. Per quanto chiara sia la verità espressa in queste ultime parole, che cioè le disposizioni del cuore determinano le azioni della vita, niuno che sappia come alcuni fanno merito delle azioni, senza punto tenere conto dei motivi che le hanno suggerite, e come la stessa tendenza si manifesta di quando in quando fra i cristiani evangelici, potrà crederla tanto chiara, che non ci sia bisogno d'insistervi..

    (Ho tratto questa descrizione dal sito laparola.net , apportando alcune modifiche per adattarlo al testo , che a mio parere era in armonia a quello che avevo nel cuore.https://www.laparola.net/testo.php)

    Emanuele Michelino, la voce del podcast: "UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO"
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