Episodios

  • #332 - Formula di Sharewood 2024
    Aug 11 2024
    La "Formula di Sharewood" rappresenta una strategia per imprenditori che desiderano rendersi indipendenti creando business basati su informazioni e conoscenza online.La formula originale è composta di questi 5 punti:Individua la tua nicchia: Identifica un problema, un interesse o un'esigenza specifica all'interno di una nicchia di mercato. Questa nicchia deve essere chiaramente definita e non troppo ampia, in modo da poter focalizzare i tuoi sforzi su un pubblico che ha bisogno di una soluzione mirata.Crea e condividi contenuti di valore: Realizza contenuti di alta qualità, profondamente informativi e utili, che siano in grado di distinguersi dalla massa. Questi contenuti devono rispondere ai bisogni della tua nicchia, creando così valore per il tuo pubblico.Coltiva una comunità di seguaci appassionati: Costruisci e mantieni un seguito di fan fedeli, coinvolgendo attivamente la tua comunità attraverso interazioni genuine e regolari. La fiducia e il rapporto diretto con il pubblico sono fondamentali per il successo a lungo termine.Ascolta attentamente il tuo pubblico: Instaurare un dialogo con il tuo pubblico è essenziale. Utilizza tutti i canali disponibili (forum, social media, blog, ecc.) per raccogliere feedback, comprendere le esigenze specifiche e adattare la tua offerta di conseguenza. Questo processo ti permetterà di affinare la tua strategia e rispondere efficacemente ai bisogni reali delle persone che ti seguono​.Crea prodotti su misura: Sviluppa prodotti e servizi che rispondano in modo preciso alle esigenze del tuo pubblico di riferimento. Piuttosto che inventare soluzioni generiche, concentrati su ciò che il tuo pubblico richiede espressamente e personalizza la tua offerta per soddisfare queste richieste specifiche​.Questa formula è pensata per aiutare gli imprenditori digitali a costruire un business solido e sostenibile, fondato su relazioni autentiche e sul valore reale offerto al pubblico.La formula enfatizza l'importanza di un approccio equilibrato e strategico alla creazione di questa nuova tipologia di information-business, mirando a costruire una comunità solida e a lungo termine, piuttosto che cercare rapidi guadagni.In questa revisione 2024 della formula i punti chiave sono:1) Nicchia2) Mappa il Territorio3) Do the Thing / Fai "la cosa" / Condividi ciò che Scopri (Creare Valore)4) Outreach / Community / Ascolta5) Crea Prodotti / MonetizzaRiferimenti:"La Formula di Sharewood"_______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good• Musica di questa puntata:"May" by Birocratic disponibile su Bandcamp• Nella foto di copertina:La Formula di Sharewood aggiornata, dal mio quaderno di appunti.• Dammi feedback:Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegram https://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback• Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriendArchivio completo organizzato per temi:https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItalia• Newsletter in Inglese:https://robingood.substack.com.
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  • #331 - Smantellare i Dubbi
    Aug 4 2024
    Quando si acquista un prodotto/servizio online, un buon 50% della decisione di acquisto è determinata da quanto efficacemente l'autore è riuscito a smantellare i possibili dubbi e domande che un potenziale acquirente può avere.

    Spesso spendiamo eccessive energie per "impacchettare" il nostro prodotto in modo che appaia professionale, ma troppo poche nell'anticipare ed eliminare tutti i dubbi e le domande che potrebbero scoraggiare il nostro potenziale cliente dal procedere con il suo acquisto.





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    Beppe Casu. Isola di Holbox, 2023.

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  • #330 - Mille Veri Fan
    Jul 28 2024
    "Mille Veri Fan" non è una strategia. E' la constatazione di un nuovo, emergente modello di business online, che non richiede di aver decine di migliaia di lettori e di dover essere in cima alle pagine di dei risultati delle ricerche di Google.

    "Mille Veri Fan" è un modus operandi molto simile a quello degli artigiani di una volta che derivavano la loro forza non dalla quantità di esposizione, visibilità e traffico di persone nel loro negozio, ma dalla cura e attenzione con cui trattavano i loro clienti e dalla conseguente fiducia che ottenevano dagli stessi.

    Per ottenere tale fiducia, uno degli elementi essenziali è essere autentici, onesti e trasparenti ancor prima che bravi.

    Non c'è IA che possa sostituire o compensare la mancanza di questi elementi.




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    • Curation Monetized Database Catalog 2024
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  • #329 - Uragano Curation
    Jul 14 2024
    Settimana scorsa è passato da queste parti l'uragano Beryl. Per qualche ora mi sono cagato sotto pensando a dover evacuare l'isola, ma alla fine tutto è andato per il meglio.L'uragano ha cambiato leggermente rotta e una volta impattata la penisola dello Yucatan (Messico) ha cominciato a perdere gran parte della sua forza inarrestabile. Zero danni, zero stress. Felice di essere vivo.- Chi mi conosce bene, sa che professionalmente il mio fuoco ed interesse più grande, da olre 20 anni, è la content curation: trovare, raccogliere, organizzare e contestualizzare informazioni e risorse per creare collezioni, raccolte, percorsi, antologie, librerie, directory e quanto altro possa consentire di creare valore mettendo insieme informazioni e risorse che prese singolarmente non avrebbero praticamente valore. Sono positvamente ossessionato da questa pratica, mezza arte e mezza scienza, perché nel baillame di contenuti che vengono creati quotidianamente, la curation fatta non per risparmiare tempo ma per creare risorse realmente utili, consente realmente di crescere e di apprendere gli uni dagli altri. Il mio problema più grande, è che a nessuno interessa parlare o interessarsi alla curation.Lo so.La curation è un tema che appare distante, alieno, un'eredita del mondo della storia e dell'arte del quale non si è compreso ancora il potenziale, i benefici e le strategie pratiche per poterla rendere utile a chi comunica e a chi fa business. A sua volta quindi la curation ha bisogno di essere "curata" per poter essere contestualizzata, compresa e apprezzata. Se non mostro, curando io stesso, quanto questo raccogliere e organizzare, generi valore e sia utile per la propria reputazione, credibilità e autorevolezza, la curation viene vista come una scorciatoia per produrre contenuti di medio-bassa qualità, risparmiando tempo ed evitando di dover imparare a scrivere qualcosa di realmente autentico e utile.E' proprio con l'intenzione di assistere, stimolare e "attivare" autori, esperti, scrittori e studiosi, che da quasi due anni pubblico "Curation Monetized", una newsletter dedicata a condividere e mostrare - fra le altre cose - esempi reali di progetti online che non solo raccolgono e organizzano informazioni e risorse esistenti, ma che ne estraggono anche un profitto.Grazie a questo lavoro di ricerca e analisi al quale dedico una fetta considerevole del mio tempo, sono riuscito a individuare oltre 100 esempi "reali" di progetti / siti / applicazioni web che monetizzano la loro abilità di cercare, verificare, selezionare ciò che di rilevante emerge, utile o non facile da trovare c'è dietro un certo problema/interesse/esigenza. Il mio obiettivo è quello di rendere evidente quante possibilità, modalità e direzioni ci siano per raccogliere e organizzare informazioni utili ad un'audience specifica e come poter monetizzare tale tipo di contenuto.Informazioni indispensabili a chi definisce piani editoriali, a chi scrive e pubblica contenuti online e a chi desidera costruire risorse di valore e di lunga durata in grado di generare visibilità, autorevolezza e profitti. Nello specifico, ecco un elenco degli specifici vantaggi e benefici per chi crea risorse curate sul web:SEO Visibilità: aumenta le tue probabilità di essere visibile sui motori di ricerca e soprattutto nelle risposte riassuntive generate dagli stessi in quanto raccogli una multitudine di risorse utili a soddisfare ricerche specifiche (meglio di quanto possa fare un tipico articolo sul tema)AIO Visibilità: stesso beneficio e stessi motivi sui motori di intelligenza artificiale come ChatGPT, Bing Co-Pilot, Claude, Perplexity, etc. SEO Autorevolezza: accresce rapidamente il numero di siti autorevoli che linkano la tua risorsaCredibilità e Autorevolezza Personale: accresce la fiducia nel tuo personal brand dando prova evidente della tua competenza nel settore Passaparola: favorisce il passa-parola, in quanto questo tipo di risorse, quando ben fatte, sono rare da trovare e sono estremamente utiliLead Generation: facilita l'intercettare potenziali clienti e il poter raccogliere i loro contatti diretti fornendo accessi "Premium" a dati speciali altrimenti non disponibile al pubblicoCompetenza: forza l'autore a studiare e analizzare in profondità l'area prescelta offrendo la possibilità di accrescere rapidamente la propria visione e conoscenza Monetizzazione: crea nuove opportunità di guadagno attraverso una ricca serie di modelli di business già sperimentati da altri Morale: Oggi ci sono così tante informazioni e risorse accessibili là fuori che non vedere come il raccogliere e organizzare tali informazioni per usi e necessità specifiche sia un’opportunità, non solo di rendersi utile, ma anche di creare nuove opportunità di business, è come non vedere un TIR che ti sta venendo addosso contromano.-------------------------------------------Curation Monetized Examples*Database Catalog* 2024---------------------------------------...
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    22 m
  • #328 - Rimanere Rilevanti nell'Era dell'IA
    Jul 6 2024
    L'altro giorno scorrendo i canali che seguo su Telegram, mi sono imbattuto in una intervista fatta da Antonio Bellu a Giorgio Tave (il punto di rifermento per la SEO in Italia, per i non addetti ai lavori). Cosa mi ha colpito: Giorgio Tave: "Il cambiamento principale sarà invece una frammentazione degli ecosistemi nei quali cercheremo informazioni.""Secondo me, i sistemi di intelligenza artificiale, anche in futuro, valuteranno le informazioni privilegiando sempre di più i brand autorevoli. Pertanto, il problema dei contenuti risiede nella capacità di creare una voce forte e riconoscibile. Questa voce diventerà rilevante solo se supportata da un brand solido e da una notevole autorevolezza.Per quanto mi riguarda, le nuove generazioni desidereranno sempre più autenticità. Non so se arriveremo ad avere una sorta di etichetta bio anche per i contenuti, ma in un mercato già saturo, indipendentemente dall'uso dell'IA, sarà necessario possedere una voce autorevole per distinguersi. Sono convinto che sarà questo a fare la differenza."Analisi e Riflessionia) Frammentazione EcosistemiLa gente non cerca più solo su Google. Oggi le persone cercano su Youtube, su Amazon, dentro Substack, su Reddit, Instagram, TikTok. Su ChatGPT, o altri AI, Exa.ai, LinkedIN, Rumble/Odissey/Bastyon, su Spotify e Apple Music, su Gruppi social, in spazi di curation collaborativa come Arena, Glasp o Sublime, e nelle sempre più numerose directory di settore, cataloghi, liste dedicate fatte da esperti.Quindi ne va di conseguenza che per essere visibile diventa sempre più necessario essere presente in vari posti e idealmente in vari formati. E la forma più efficace per ottenere questo risultato e contribuire a queste piattaforme - in forma più o meno diretta - e fare cose così interessanti che saranno gli altri a condividere ciò che di buono realizzi, a voler parlare agli altri di te o a volerti intervistare.Suggerimento pratico: Crea risorse utili agli altri, che facciano venir voglia di essere condivise. Directory, libreria, cataloghi, raccolte che raccolgono in maniera organizzato a) il meglio, b) ciò che è difficile trovare, c) tesori del passato, etc. b) Voce Forte e Riconoscibile + Voce autorevoleGiorgio Tave: “i sistemi di intelligenza artificiale, anche in futuro, valuteranno le informazioni privilegiando sempre di più i brand autorevoli. Pertanto, il problema dei contenuti risiede nella capacità di creare una voce forte e riconoscibile. Questa voce diventerà rilevante solo se supportata da un brand solido e da una notevole autorevolezza.”1) Voce Forte E' una voce che non si conforma allo status quo ma che esplora, sperimenta, si avventura su nuovi fronti e sfide. Ha un punto di vista forte, generato/supportato dall’esperienza sul campo. Non un punto di vista ideologico.Una presa di posizione illuminata dalla situazione attuale - non da ciò che accadeva 10 o 20 anni fa. Questo punto di vista è manifesto. Condiviso. Pubblicamente. Ripetutamente. Suggerimento pratico: Prendi i pareri dominanti di chi è più esperto di te - in cosa si differenzia il tuo punto di vista dal loro?2) Voce RiconoscibileHa un suo carattere profondo e unico che traspare nella comunicazione - non parla come tutti gli altri - non si conforma agli standard mainstream - ha qualcosa di speciale sia nel come è che nel come appare.Come: Ha delle regoleHa dei valori ben specifici e li rispettaCondivide le sue esperienze e scoperteSuggerimento pratico: Fai / comunica usando un approccio, un format diverso da quello che usano gli altri nel tuo settore. Renditi facilmente riconoscibile. Esempio: mio substack, mio podcast3) Voce Autorevole "conoscenza in grandissima parte basata su esperienza - non su opinione, ricerca, studio ed analisi - sull aver letto decine di libri, aver fatto questo o quel Master, o tutta una serie di corsi." Autorevole perché ci ha sbattuto il naso, ha fatto errori e abbia incontrato fallimenti da cui apprendere.Autorevole perché ha visto lontano e i fatti gli hanno dato ragione, autorevole perché ha ottenuto grandi risultati da solo (senza gente/aziende con le spalle grosse dietro). Autorevole perché ben consapevole dei detrattori, delle opinioni diverse ed opposte, e dei grandi pensatori, innovatori, esploratori del suo settore. Suggerimento pratico: Non tentare di essere d'aiuto ad altri per qualcosa che tu stesso non hai ancora realizzato. Piuttosto, fai tu stesso il cammino che raccomandi ad altri, e racconta il tuo percorso e le scoperte che fai. Condividi la tua esperienza. _______________Info Utili• Intervista di riferimento:"Lintelligenza artificiale generativa ucciderà davver il web?"Antonio Bellu - Let Me Tell It newssletter• Giorgio Tave "Fast Forward" su Telegram • Sostieni questo podcast:Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good• Musica di questa puntata:"Future Is Now" disponibile su Joystock• Nella foto di ...
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  • #327 - Scegli il Meglio
    Jun 30 2024
    In Aprile di quest'anno ho prodotto una canzone. Ed è venuta anche bene. Io stesso, a tutt'oggi sono sorpreso di quanto carina sia venuta, soprattutto considerando che io non sono un musicista e che nel momento che l'ho realizzata, stavo solo giocando e sperimentando per apprendere.

    Come ho fatto?

    Ho usato l'intelligenza artificiale e nello specifico un servizio che si chiama Udio. Avevo voglia di vedere con mano cosa fossero realmente in grado di produrre questi nuovi strumenti musicali basati sull'IA.

    E a bocca aperta sono rimasto.

    Il brano che ho prodotto, "La Puerta Azul" (https://www.instagram.com/reel/C5txhu9uedn/), non solo è carino, orecchiabile e anche ballabile, ma la cosa straordinaria è che ho impiegato pochissime ore per realizzarlo.

    La riflessione quindi sorge spontanea: ma se io che non sono nessuno (musicalmente), riesco a produrre una discreta canzoncina in poche ore, fra un anno o due, quanti mila produttori di nuove canzoni ci saranno?

    Idem per le foto, le immagini, i video, i testi, etcetera, etcetera.

    Quindi, uno che è un artista, o uno che per passione o necessità fà uno di questi mestieri, come si prepara e cosa sa fà per affrontare questo tsunami?

    "Se non la puoi combattere, falla tua alleata".

    a) Ti metti una spanna sopra agli altri musicisti e - con l'aiuto dell'IA o senza - produci della musica così buona e originale che anche l'IA non può competere

    b) Insegni quello che sai

    c) Cavalchi l'IA e l'oceano di musica che viene generata e aiuti gli altri a trovare esattamente il tipo di musica che desiderano, senza dover sprecare ore ed ore cercandola.






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    Mano impertinente. Casa di Beppe e Nuri, Holbox. Marzo 2023.

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  • #326 - Chi Sa, Insegna
    Jun 23 2024
    “Chi sa fa, chi non sa insegna”. Mi ricordo che anche il mio papà lo diceva sempre, per commentare la cattiva qualità degli insegnanti del secolo scorso.Beh i miei ricordi della scuola, elementari, medie e anche una parte dell’università fatta in Italia, confermano al 100% questo detto. Dei tanti maestri e professori che ho avuto davanti, quasi nessuno era un esperto, nel senso di persone con esperienza, nel settore che insegnava. In altre parole, chi mi insegnava cose, queste cose le aveva per lo più studiate (non so se è il termine giusto) per rimandarle ad altri, non per esercitare un mestiere pagato, una professione, un qualcosa dove sono gli altri a riconoscere e confermare le tue reali competenze e abilità.Solo quando ho avuto la fortuna di studiare in un'università americana, sono entrato per la prima volta in contatto con persone che insegnavano cose su cui avevano già costruito una loro reputazione ed esperienza. Questi erano professori che dopo aver fatto una buona carriera in un campo specifico, decidevano di salire un gradino più su (di prestigio e di stipendio) e di insegnare agli altri ciò che avevano appreso sul campo.Questi erano veri appassionati, ricercatori, persone che anche fuori dall’aula continuavano ad interessarsi al loro campo di interesse. Cosa è cambiato da allora ad oggi?La prima cosa fondamentale che è cambiata è che - dal mio punto di vista - la scuola e le istituzioni accademiche non sono più ne vitali, né efficaci nel fornire ad una persona le conoscenze necessarie per potersi rendere indipendente facendo cose che sono utili ed apprezzate da altri. Tali istituzioni possono essere diventate indispensabili per poter svolgere determinate professioni (medico, ingegnere, avvocato, etc.) e per poter essere riconosciuti da ordini e congregazioni che sbandierando l’egida di garantire la professionalità dei suoi membri, in realtà controllano e limitano in maniera forte la direzione e il perimetro del loro operato. (Attraverso Internet) chiunque può imparare qualsiasi materia e con la dovuta pratica e studio diventare un esperto, affidabile e riconosciuto, tanto quanto o più di chi ha seguito un percorso accademico tradizionale.2) E’ possibile scegliere. Mettere a confronto insegnanti diversi e vedere come insegnano e cosa ne pensano i loro studenti (cosa che non era possibile ai miei tempi).Immagina come sarebbe stato diverso infatti se nell’era pre-internet, ogni weekend nelle piazze principali di ogni città, uno avesse avuto la possibilità di partecipare a classi insegnate dai professori e maestri delle istituzioni di quella città. Automaticamente le persone avrebbero potuto confrontare e scegliere i migliori e iscriversi ai loro corsi.3) Adesso il concetto di insegnare e apprendere è cambiato. Se prima bastava andare su e giù fra i banchi di una classe recitando monologhi senza alcun interesse o capacità nel saper spiegare, coinvolgere e far interagire gli studenti con tali informazioni, oggi, ho hai due palle così e conosci le cose veramente a fondo, o chiunque è in grado di capire che non sei un vero esperto. C’è troppa roba buona in giro, per non saper riconoscere chi sa, conosce e sa comunicare, da chi pretende di sapere perché ha studiato sui libri e passato degli esami. In conclusione: Se è vero che in passato, persone con poca o zero competenza/esperienza operativa sul campo, potevano ottenere diplomi e lauree che gli aprivano le porte del poter essere insegnanti e professori, contribuendo alla formazione di una classe di educatori di scarsissima qualità e spessore, oggi non è più così.Oggi tutti coloro che hanno delle conoscenze ed esperienze possono insegnare online senza dover avere alcun certificato. Le loro capacità non sono nascoste dentro un’aula, in cui gli studenti sono gli unici testimoni e giudici, ma sono visibili a tutti.Per insegnare oggi, bisogna realmente sapere le cose, perché grazie ad Internet non c’è più il monopolio su chi può insegnare qualcosa a qualcuno.Insegnare, oggi che possiamo vedere e mettere a confronto le lezioni di tanti esperti, è più difficile che fare, perché non basta saper parlare per poter trasmettere in maniera efficace ed interessante, ciò che si conosce.Per questi motivi, e soprattutto per il fatto che insegnare online, da’ la possibilità di accrescere la propria visibilità, autorevolezza e reputazione, oggi chi sa, chi conosce e chi ha esperienza, insegna. Scrivendo libri, creando corsi, costruendo guide e risorse utili.Chi non sa invece, fa consulenze private e insegna in università e scuole private. _______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good• Musica di questa puntata:"Dreamland" by ATM disponibile su Upbeat• Nella foto di copertina:Mihai Bocsaru. FAO, Roma. Giugno 2004.• Dammi feedback:Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti ...
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  • #325 - Babbo Natale Non C'è
    Jun 15 2024
    Qualche sera fa' ero in video-conversazione con mio nipote Leo, 8 anni al quale volevo raccontare di una scoperta che sembrava rivoluzionare ciò che ci avevano insegnato a scuola.

    Nell'introdurre l'argomento ho fatto però un grave errore, dicendogli che praticamente ci trovavamo di fronte ad un altro "Babbo Natale" (intendendo chiaramente con ciò un qualcosa di "non vero", un qualcosa inventato).

    Non sono riuscito a finire questa frase introduttiva che Leo era in lacrime.

    Gli avevo distrutto un sogno in un attimo.

    Mi sono sentito una merda, e ho in un microsecondo provato a sentire tutto il suo dolore.

    Ma mi sono ripreso subito, riuscendo anche a fare un salvataggio in extremis.

    Sono rimasto però un po' triste... soprattutto per aver sottovalutato l'impatto che le mie parole possono avere su Leo.

    E così ho riflettuto e cercato di ricordare la mia esperienza con la favola di Babbo Natale e con ciò che mi aveva aiutato ad apprendere.

    Un ricordo in particolare, quello dei regali a puntate, ha segnato in positivo il mio apprezzamento verso le cose e verso il costruire cose pian piano, un pezzetto alla volta.

    Così come una riflessione importante, sul come sin da piccoli siamo allenati ad affidarci ad altri (istituzioni e persone) per realizzare ciò che sogniamo.

    Ci piace incrociare le dita e sperare che le cose buone non cambino mai, che il lavoro cresca e che i clienti che abbiamo non vadano via, così come quando eravamo piccoli speravamo che Babbo Natale ci portasse ciò che desideravamo.

    Ma la realtà è diversa.

    Inizialmente triste e cruda apparentemente, ma tempratrice e di soddisfazione nella distanza.

    Non ci sono regali che piovono dal cielo.

    Le cose dobbiamo sognarle e costruircele da soli.

    Peccato non ci abbiano allenato da subito a questo fantastico gioco, perché questo è quello che necessita imparare.

    Sognare e provare a realizzare.




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    L'autore. Isola di Holbox, Messico. Dic. 2022.

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