Libri Per Il Successo - Crescita Personale da Strada  By  cover art

Libri Per Il Successo - Crescita Personale da Strada

By: Davide Mastrosimone
  • Summary

  • Libri per il successo si presenta come un podcast dove si propone all’ascoltatore un libro che possa fornire spunti per migliorare la sfera personale e professionale. Ogni due settimana un libro- un argomento, una pillola pratica, se mettiamo insieme podcast dopo podcast nell’arco di un periodo ci troviamo ad assimilare una serie di strumenti che di danno una marcia in più. Ovviamente i libri vanno letti e questo programma è pieno di opinioni e aneddoti personali del suo autore, non intende essere un riassunto bensì una chiacchierata motivazionale con gli ascoltatori. #crescitapersonale #percorsodimiglioramento #selfhelpbooks #libriperilsuccesso
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Episodes
  • How Will You Measure Your Life - Clayton M. Christensen #88
    Apr 30 2024
    EPISODIO 88- HOW WILL YOU MEASURE YOUR LIFE - CLAYTON CHRISTENSEN SITO: www.libriperilsuccesso.com COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione ( molto approssimativa) del podcast Come fai a sapere se stai andando bene, se stai andando male, o se stai andando a fanculo? Che domande ti fai per capirlo? Se tu potessi fare una previsione di come andrà la tua vita nei prossimi 6 mesi prova a pensare a questo, se vivi i prossimi 6 mesi come gli ultimi 30 giorni, come sarebbe la tua vita? Una proiezione la puoi fare misurare il successo e il profitto in un azienda è qualcosa di molto studiato, ci sono modelli, teorie, indicatori precisi, ma come si misura la vita di una persona? Uno degli esperti in questo campo è l’autore del libro di oggi, Clayton Christensen, questo è un genio, ha inventato il concetto di disruptive innovation, un azienda, un prodotto, un servizio, che entra in gioco e distrugge completamente il mercato e quello che tutti pensavano fosse impossibile, succede, ricordate Blockbuster, entra in gioco netflix, disruptive innovation. Blookbuster va a farsi fottere, questo vuol dire. Questo è libri per il successo, crescita personale da strada, un podcast di Davide Mastrosimone e siamo all’appuntamento 88, il secondo di Aprile. Il titolo del libro dal quale prendiamo spunto è How Will you Mesure your life? Che è appunto la domanda che ci facciamo nel podcast di oggi, come misuri la tua vita? Piccola parentesi, iscrivetevi alla newsletter del sito, che questo mese di maggio sto lavorando per modificarlo, il libro che ho scritto uscirà preso, tra circa un mese, ma nelle prossime settimane vi manderò delle informazioni sulle prime date delle presentazioni, su quando farò un piccolo evento online per salutarvi e raccontavi un pò del libro, l’evento sarò gratuito come lo saranno le presentazioni del libro, la prima è a Bologna la seconda a Milano, ma per date e luoghi mi serve ancora un po di tempo e ve lo comunicherò attraverso la newsletter che inizierò a curare personalmente dal mese di maggio, quindi iscrivetevi perché ci saranno delle una sorpresine per voi. Clayton Christensen ha utilizzato le teorie che applica alle aziende e la loro analisi alla vita delle persone per aiutarci ad avere delle linee guida per vivere una vita alla ricerca della felicità e della gratificazione personale. Secondo l’autore la vita va misurate all’interno di due categorie, trovare la attraverso la carriera e attraverso le relazioni. I messaggi di questo podcast sono pochi ma estremamente preziosi, semplici da capire difficili da mettere in pratica. Iniziamo dalla carriera. Se chiedi a un bambino cosa vuole fare da grande ti dirà l’astronauta, lo sportivo il cantante e via dicendo, ecco alcuni, pochissimi si mettono questa immagine in testa fin da piccoli e la rincorrono per tutta la vita, ma la maggior parte di noi, e mi ci includo ovviamente, studia qualcosa, sceglie un lavoro e non sa ne perché ha studiato quello che ha studiato ne come è finito a fare quello che fa. Poi a un certo punto si adagia, si mette comodo e passano 20 anni, perché è molto più facile adeguarsi al livello degli standard piuttosto che elevarsi al livello degli obiettivi che uno si pone. Inizia a pensare che è impossibile vivere di ciò che si ama, o amare ciò che si fa. La maggior parte di noi non sa cosa ama, ne cosa vuole fare. Diventa tutto molto apatico. La carriera, il lavoro è una parte enorme della nostra vita, pressoché dai 20/25 anni ai 65-70, e trovare una soddisfazione personale in quello che si fa è critico per la nostra serenità, pace, felicità. Sapete la professione ci permette di avere una gratificazione immediata, una dose di dopamina che poi andiamo a ricercare costantemente, immaginati una promozione, una vendita, una riunione andata bene, una mail di riconoscimento, sono tutte scosse che ci piacciono, nel lavoro questo accade in maniera misurabile, e spesso frequente per questa ragione molti si identificano e si buttano nella carriera, per ricercare questa dose di gratificazione pressoché immediata e ne cercano sempre di più, ne vogliono sempre di più, come una droga. Quindi diventa una rincorsa infinita, dici a te stesso quando arrivo a questo punto sarò felice, ma poi non lo sei, ne vuoi ancora. Ne vuoi di più, e non sei mai felice. Quasi tutti si fanno le domande sbagliata all’ora di scegliere un lavoro, usano dei criteri limitati, due per l’esattezza, denaro e posizione sociale, se mi danno 40k me ne vado…se non mi alzano 5k in più lo stipendio abbandono e cerco altro…se non mi fanno managing director mando tutti a fanculo, ce addirittura un termine bellissimo in spagnolo per descrivere questo atteggiamento, la titulitis, parola che descrive l’ossessione verso i titoli, i ruoli, e queste aspirazioni portano secondo gli studi dell’autore a non trovare mai un limite un...
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    14 mins
  • Il Potenziale Nascosto - Adam Grant #87
    Apr 3 2024
    EPISODIO 87- IL POTENZIALE NASCOSTO - ADAM GRANT SITO: www.libriperilsuccesso.com CORSI: https://libriperilsuccesso.com/impara/ COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast L’ambizione è il risultato che vogliamo raggiungere, l’aspirazione, la persona vogliamo diventare, e personalmente tutto il mio lavoro e quello che faccio per divulgarlo ha come obiettivo trasmettere che se volete cambiare qualcosa ce da lavorare su se stessi, ce da chiedersi, chi voglio diventare tra qualche anno, e cosa mi serve per diventarlo. Sono convinto che tutto quello che ci circonda sia uno specchio spietato di quello che siamo, di quello che pensiamo, di quello che sentiamo, e se vogliamo sviluppare qualcosa, o far innescare un cambiamento ce da cambiare qualcosa in noi, in come parliamo, in come pensiamo, in come agiamo. Il viaggio è sempre verso l’interiore. Chiediti cosa posso fare oggi per essere un pochino migliore di ieri? Sapete, ci sono alcune rose che nascono dal cemento, e sono le più belle. A me piacciono le storie dei fallimenti, delle cadute, degli underdog ovvero di gente che non ti aspetti e per qualche ragione finisce per arrivare sul gradino più alto del podio. Vi racconto una storia di una rosa che è cresciuta dal cemento In un freddo fine settimana della primavera del 1991, io non so se faceva freddo ma che cazzo ci stava bene, presso un hotel di Detroit si svolsero i campionati nazionali di scacchi doveri riunivano le menti più brillanti del paese, ma a differenza degli altri anni nessuno si era accorto che una squadra senza alcuna apparente possibilità di vittoria era lì per contendersi il titolo. Ovviamente tutti gli occhi erano puntati sulla Dalton, una scuola elitaria di New York che aveva sfornato l’ultimo campione, un tale Josh Waitzkin, bambino prodigio al quale dedicarono anche un film intitolato in cerca di Bobby Fisher. Fatto sta che nessuno dava un centesimo ai Raging Rooks, un gruppo di studenti poveri, sei ragazzi neri, un latinos, e un asiatico. Cresciti in mono famiglie con redditi inferiori alla retta della Dalton, erano ragazzi di una età equivalente alla nostra terza media. Di harlem. Nessuno di loro aveva alle spalle i decenni di allenamento e studio negli scacchi come li aveva La squadra della Dalton e il capitano Kasaun henry aveva iniziato a giocare solo a 12 anni e si esercitava in un parco con uno spacciatore. Durante le qualifiche già stavano facendo faville i ragazzi Battendo gente con punteggi molto superiori, il loro segreto era l’allenatore, Maurice Ashley, e qui viene il bello, sentite sta storia perché è il preambolo di quello che vorrei raccontarvi oggi. Maurice era un immigrato jamaicano che aveva come missione frantumare quello stereotipo che secondo cui i ragazzi con la pelle scura erano privi di intelligenza. Sapeva benissimo che il talento era uniformemente distribuito, vedete il talento è la velocità con la quale impari qualcosa, ma quello che non è distribuito in maniera equa sono le opportunità. Maurice vedeva il potenziale dove nessun altro ci riusciva, anzi dove la maggior parte delle persone non vede niente. Lui faceva crescere rose nel cemento. A un certo punto una partita dei ragazzi va male, e Maurice si raggruppa dicendo loro che l’unica cosa che potevano controllare erano le loro decisioni, non i loro risultati, a prescindere di come sarebbe finito il campionato avevano già vinto, erano sulla bocca di tutti. Gi scacchi sono un gioco di intelligenza, per tanto il modo migliore di coltivare campioni è prendere bambini prodigio, superiori alla media, e formarli e allenarli già da un età precoce, il nostro Maurice, che è il vero protagonista di questa storia fece il contrario, inizio ad allenare un gruppo di ragazzetti delle medie, uno di questi era il bulletto della classe. E sorpresa volle che Kasaun, il capitano fece uno scacco matto al capitano della Dalton e i Raging Rooks, vinsero il torneo. Un famoso allenatore di scacchi disse sui ragazzi della raging books, niente li turbava, la maggior parte dei ragazzi quando sono sotto pressione comincia ad andare di fretta, a manifestare i propri sentimenti, loro no, si prendevano tutto il tempo necessario e rimanevano impassibili davanti alla scacchiera. Non ho mai visto ragazzi di quell’età cosi composti, sembravano professionisti. Ora è necessario andare a capire questa storia e tirarci fuori qualcosa per noi del podcast, la domanda è quella che mi pongo sempre, come cazzo hanno fatto? Questo è libri per il successo, crescita personale da strada, e senza accorgermene ho menzionato già uno spacciatore e manco abbiamo iniziato. Siamo all’episodio 87, ochenta y siete, e io sono Davide Mastrosimone, mi trovate sul sito www.libriperilsuccesso.com Il libro che trattiamo oggi si intitola il potenziale nascosto, di Adam Grant, libro della casa editrice Igea, che mi ha regalato come sempre un grazie ad...
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    15 mins
  • Chi Ha Spostato Il Mio Formaggio - Spencer Johnson #86
    Feb 28 2024
    EPISODIO 86- CHI HA SPOSTATO IL MIO FORMAGGIO - SPENCER JOHNSON SITO: www.libriperilsuccesso.com CORSI: https://libriperilsuccesso.com/impara/ COACHING: https://libriperilsuccesso.com/migliora/ Trascrizione del podcast Oggi vi racconto quello che possiamo tirare fuori da una meravigliosa parabola applicabile alle nostre vite per imparare a splendere, fiorire e germogliare in un contesto di cambiamento e incertezza, e smettere così di aver paura di quello che succederà nel futuro. Cosa potreste raggiungere e chi potreste diventare se da oggi vivessimo la nostra vita senza paura. Questo è libri per il successo crescita personale da strada, episodio 86, e chi vi parla è Davide Mastrosimone. Il libro che usiamo come spunto per l’episodio odierno è chi ha spostato il mio formaggio di Spencer Johnson, un best seller che da dopo vent’anni e venti milioni di copie vendute rimane ancora li a splendere negli scafali delle librerie di mezzo mondo È la storia di due topi e due gnomi, che ogni giorno entrano in un labirinto con l’unico scopo di andare a trovare un formaggio. I due gnomi si chiamano Tentenna e Ridolino, i due topi Trottolino e Nasofino, ci sta uno a Cormano che lo chiamavano Nasofino ma per altri motivi. I quattro personaggi non sono altro che aspetti del nostro carattere, noi siamo o siamo stati o saremo uno di questi 4, il labirinto è la nostra vita, e il formaggio quello che desideriamo di più, il successo, la gratificazione personale, o qualunque cosa voi abbiate in testa e che desiderate diventare o ottenere. La storia è molto carina, e non mi metto a raccontarvela perché toglierebbe il gusto di leggersela, ma posso condividere le lezioni imparate da questo piccolissimo libro, si legge in due ore. Mi risulta molto interessante quello che succede dopo aver letto centinaia di libri, e averli provati su se stesso, non è cosi difficile capir quello che serve per riprendersi in mano la vita, tutti questi testi lo ripetono, con angolature diverse, con modi differenti ma ce un filo rosso, un leitmotiv che accomuna tutti questi libri e i concetti si ripetono, all’infinito. Le formule non sono difficili ma la loro applicazione è per pochi. Nel senso se tu oggi ti metti a dedicare due ore al giorno del tuo tempo a un progetto per 3-4-5 anni senza aspettarti risultati e andando sempre avanti nonostante tutto, è pressoché impossibile che qualcosa non ti succeda. Ma, non lo facciamo, perché è duro, perché serve sangue sudore, sforzi e chi cazzo lo fa. Tuttavia se lo fate, vi catapultate in quel minuscolo gruppo di persone che acquisisce un ritmo e delle competenze che pochi hanno. E i messaggi che estrapolo da questo librino sono fondamentalmente cose che abbiamo già visto e che vi assicuro sono principi che funzionano. Lezione numero 1- Smettila di pensare al tuo formaggio, qualunque cosa sia, e comincia a lavorare per averlo, a fare, a creare, ad agire, lavora sul processo. Vedete i due topi della storia nasofino e Ridolino passano la giornata a muoversi in maniera forsennata attraverso il labirinto, vanno su e giù, si fanno tutti gli angoli del labirinto per cercare il formaggio e se non lo trovano tornano indietro e il giorno dopo lo rifanno. I due gnomi, tentenna e risolino, d’altra parte, entrano anche loro nel labirinto ma con un atteggiamento molto diverso, si mettono a disquisire su quali siano le strategie migliori per trovare il formaggio, quelle più veloci, le studiano le scrivono prendono appunti, pensano e parlano del giorno in qui lo troveranno e quel giorno saranno felici, non prima, si fanno una quantità industriale di seghe mentali, nel mentre i topi spengono il cervello e si concentrano sul processo non sul risultato. Tutto il tempo che passiamo nella vita a pensare a come sarà la nostra vita quando avremo il formaggio e qual’è il modo migliore di ottenerlo a pianificare ininterrottamente quando iniziare, tutto questo tempo lo perdiamo invece di investirlo nel fare qualcosa al rispetto, nel lavorare su noi stessi e sul processo, e quel tempo non torna più indietro. Siamo essere complicati ma non è cosi contorta la vita, come diceva il buon vecchio Maverik in top gin 2, minchia che film ragazzi, io ho pianto tantissimo, quello dice, non pensare, agisci. Spegnilo ogni tanto il cervello, a volte aiuta ma la maggior parte del tempo rallenta, andatevi ad ascoltare l’episodio del podcast che si intitola pensieri lenti pensieri veloci, li lo spiego in maniera dettagliata. Primo messaggio, basta pensarci, comincia a fare qualcosa. Ora ci fermiamo qualche secondo, perché è il momento di una dedica. A Sheryl da Roma e questa dedica te la fa tua mamma Carmen. Sa che sei spaventata, che le cose non sono andate come dovevano andare, come vedrai in questo podcast qualcuno ha spostato il tuo formaggio, ma non spaventarti, non abbatterti, hai tantissime risorse che nemmeno ti immagini di avere, ...
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    12 mins

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