Giovedì 𝟮𝟬 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞, alle 𝟐𝟎:𝟑𝟎 a 𝐂𝐢𝐚𝐤 𝐒𝐢 𝐒𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 ho il piacere di intervistare il 𝗿𝗲𝗴𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗦𝗮𝘃𝗼𝗻𝗶𝘁𝘁𝗼.

Figlio unico, nato a Codroipo (UD), da papà mezzo austriaco e mamma mezza siciliana, ha tra i ricordi d'infanzia i weekend passati in viaggio a bordo di un camper del 63'.

Nel 91' la sua 1°crisi, quando salta la 5° elementare e si trova in prima media con i bulli della scuola che non lo vedevano di buon occhio.

Negli anni del liceo, costruisce la sua identità, cerca altre forme di conoscenza, altre realtà, frequenta i residui del movimento punk del Great Complotto, e dedica la sua prima canzone ad un ragazzo del suo stesso giro, morto in circostanze mai chiarite, in cui era implicata la polizia.

Con l'intento iniziale di diventare giornalista, si iscrive a "Scienze della Comunicazione" a Trieste.

Ha la 2°crisi quando partecipa al G8 di Genova e per un caso fortuito non va a dormire alla scuola Diaz... lì decide di non diventare giornalista...perché avvolte la realtà narrata è diversa dai fatti.

La svolta arriva quando fa un esame di cinema e capisce che questo può diventare uno strumento per raccontare la verità...dedica tre anni di studi approfonditi sul cinema e pubblica un tesi su Wim Wenders...regista che poi incontrerà in giro per la Sicilia in una serie di fortuite coincidenze.

Oggi i suoi documentari, distribuiti in tutta Italia ed all'estero, sono molto apprezzati, sia dalla critica che da un pubblico vasto e trasversale, per l'onestà - ed una ricerca estetica, delicata e vibrante - con cui ci accompagna nelle vite dei protagonisti dei suoi film, affrontando tematiche importanti.