Cos’è un libro? Un (altro) modo di viaggiare. Sicuramente un’occasione. Dalla venerazione antica per la parola scritta ai bookcrossing, dalle tavolette di Gilgameš agli ebook, una chiacchierata sul più importante veicolo della conoscenza. Con le consuete divagazioni sul tema… C’è un modo migliore per iniziare la seconda stagione?

Adoratori della cipolla, piante che cantano (davvero!) e spettegolano le vergogne dei regnanti, veleni capaci di espugnare città, filtri magici, decotti per curare l’avarizia, funghi cercatori d’oro e altre psichedeliche follie… insomma, i vegetali che non ti aspetti!

Dimenticate per una manciata di minuti l’immagine dello scienziato con càmice bianco e provetta in mano… niente laboratorio, questa volta: solo spericolati esperimenti, spirito d’avventura e dosi massicce d’eroica incoscienza.

Un professionista della paura come Paolo D'Orazio ci racconta le pieghe (e, ça va sans dire, le piaghe) di un genere narrativo ricco di sfaccettature, sottotesti, implicazioni metafisiche, ripiegamenti intimisti e... sorprese!

Luisa Gnecchi Ruscone, curatrice della mostra "Tatuaggi. Storie dal Mediterraneo", ci trasporta in un mondo fatto di arte, magia e riti ancestrali, da Ötzi ai tattoo di oggi, per dire a gran voce che il tatuaggio non è solo moda, ma si interseca con la storia della cultura e... dell’uomo.

Facile ripetere a pappagallo “So di non sapere” e poi fare l’enciclopedista a 360°. Paolo e Milena dichiareranno tutta la loro ignoranza e suggeriranno qualche modo per guarire da questa malattia che è anche, se presa dal lato giusto, una risorsa. A proposito: sapete cosa significa “abbambinare”? No? Allora è arrivato il momento di schiacciare play!

Milena diventerà parte di un esperimento che riguarda l’incremento dell’energia umana secondo i principi del grande inventore e scienziato Nikola Tesla. A capo di questa misteriosa sperimentazione ci sarà il nostro Paolo, in versione dottor Frankenstein 2.0…

Milena ci racconta l’avventura del futurismo e le follie visionarie del suo inventore, Filippo Tommaso Marinetti, che nella sua rocambolesca e squinternata esistenza non smise mai di cercare inedite forme di bellezza.