Episodes

  • 61-I re garanti dell'equilibrio e della prosperità
    Oct 6 2024
    L'impero doveva fare i conti con una figura che dominava la scena feudale: il re.
    Il re è il cardine attorno al quale tutto ruota... anche i cavalieri, nostri eroi; nessuno escluso. Rolando, Lancillo e Parceval bastano come esempio.
    Il re è l'apice e l'erede di quella stirpe che ha permesso alla comunità di aggregarsi al sicuro dai pericoli, di stabilizzarsi e di divenire poi un regno.
    E' presente una lettura tratta da Il Basso Medioevo di J. Le Goff, trad. di E. Vaccari Spagnol, Feltrinelli, Milano 1967.
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    8 mins
  • 57-L'origine della classe dei cavalieri (Lynn White Jr.)
    Sep 29 2024
    Come si esce dalla terribile condizione di degrado nella quale l'intero mondo altomedievale era inevitabilmente caduto? Ripartendo da zero, dalla terra e dalla guerra.
    Chi ha poi dato stabilità allo status delle cose, chi ha mantenuto l'equlibrio sociale, chi ha difeso la comunità che nel frattempo si stabilizzava e progrediva? E' stato il cavaliere. Non tanto il cavaliere in senso stretto, ma il guerriero in senso lato...

    Lettura di un brano tratto da Lynn White Jr., Tecnica e società nel Medioevo, Il Saggiatore, Milano 1967.
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    19 mins
  • 56-La carestia del 1033 (Rodolfo il Glabro)
    Sep 22 2024
    Secondo approfondimento per comprendere meglio tutto quello che è stato illustrato fino a questa 56esima puntata.
    Rodolfo il Glabro racconta le terribili realtà sulla carestia del 1033 in Borgogna.
    Lettura tratta da Cronache dell'anno Mille [Storie], a cura di G. Cavallo e G. orlandi, Fondazione Lorenzo Valla - Mondadori, Milano 1989.
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    14 mins
  • 55-Aspetti della prima società medievale (M. Bloch)
    Sep 15 2024
    Approfondimento di alcuni aspetti della società e della cultura mediecale, utili per comprendere meglio tutto quello che è stato illustrato finora.
    "La società feudale" di M. Bloch, Einaudi, Torino 1949.
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    17 mins
  • 54-Poemetto narrativo-didascalico (Giacomino da Verona e Bonvesin de la Riva)
    Sep 8 2024
    All’interno dei Comuni del nord-Italia, vi era un pubblico costituito soprattutto da mercanti e artigiani che apprezzava fortemente il poemetto narrativo e didattico. Mentre nel centro-Italia si diffonde enormemente la lauda, nell’area lombardo-veneta troviamo queste opere didascaliche che hanno, semplificando, come scopo principale, quello di indirizzare i cristiani sulla via del Bene. All’interno di queste opere si descrivono infatti visioni dell’al di là (dell’Inferno e del Paradiso), oppure si dibatte su temi anche di natura filosofica e teologica con argomentazioni inerenti al rapporto tra anima e corpo ad esempio. Si presentano argomenti che devono scuotere il lettore e farlo riflettere perché prenda posizione nella dicotomia tra Bene e Male. I due autori più importanti sono Giacomino da Verona e Bonvesin de la Riva.
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    18 mins
  • 53 - Il contributo innovativo di Jacopone da Todi
    Sep 1 2024
    Un primato importante che si può attribuire a Jacopone da Todi è quello di essere stato il primo autore impegnato nella produzione di un corpus letterario dedicato alla lirica religiosa. Ricordiamo che S. Francesco d’Assisi è sì il primo, come abbiamo detto nelle puntate precedenti, ma a noi è noto un unico suo testo lirico in volgare (il “Cantico” appunto). Jacopone invece ha una buona produzione poetica a suo carico, ed è anche innovativa rispetto al passato. Prima di Jacopone, la lauda era destinata esclusivamente alla preghiera; era in funzione di essa. Con Jacopone, e poi in avvenire, la lauda assume una forma ed entra in una dimensione letteraria.
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    8 mins
  • 52 - Jacopone da Todi
    Jan 7 2024
    Jacopone, pur essendo francescano, non mostra, come potremmo immaginare, di vivere un rapporto sereno con il mondo che lo circonda. Egli è una persona difficile, ricca di contraddizioni, di paradossi, a tratti violento e fortemente polemico verso il prossimo. I temi poetici da lui trattati sono però quelli dell’umiltà, della gioia mistica di incontro con Dio, la passione di Cristo. Jacopone è molto forte e dà però voce ad una disperazione molto umana, quella di essere consapevoli della propria infima piccolezza come essere umano gettato sulla Terra e di essere al contempo infinitamente lontano da Dio in termini esistenziali.
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    11 mins
  • 51 - Cantico delle Creature (analisi e riflessione)
    Dec 31 2023
    Qualcuno ha fatto notare che nel Cantico emerge un aspetto ingenuo e semplicistico. Non è difficile pensare che questo sia stato appositamente voluto da Francesco; prevale un’ingenuità voluta perché semplice ed essenziale è l’approccio francescano all’esistenza. Ciò non non svilisce l’importanza e la grandezza di quel che stiamo trattando; anzi. Francesco è un autore raffinato e preciso. È riuscito a dare perfetta rispondenza tra forma e stile e significato culturale del testo.
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    15 mins