• Il gatto nero completo
    Apr 25 2024
    La storia è raccontata in prima persona da un omicida condannato a morte che, pur sapendo di non essere creduto, vuole rivelare quanto gli è successo, per alleggerirsi la coscienza e spiegare cosa l'ha portato alla condanna. L’omicida dice di essere stato terrorizzato da alcuni fatti, apparentemente sovrumani, e di voler raccontare come sono andati, sperando che qualche lettore trovi una spiegazione più logica della sua.Il narratore afferma di essere stato un uomo per bene e di aver avuto una grande passione per gli animali, condivisa anche da sua moglie, che non perdeva occasione di procurarsene: avevano uccelli, pesci rossi, un cane, conigli, una scimmietta e un gatto nero, di nome Plutone, che il narratore amava particolarmente, e che la moglie, per scherzo e superstizione, definiva una strega tramutata in gatto. A causa dell'abuso di alcool, il carattere dell'uomo cominciò a peggiorareː iniziò a picchiare sua moglie e a maltrattare gli animali, mantenendo però un certo riguardo per il gatto.Una sera, dopo essere tornato a casa ubriaco, l'uomo notò che Plutone evitava la sua presenza, così lo afferrò e l'animale lo morse, facendolo infuriare: tanta fu la rabbia del padrone che cavò al gatto un occhio con la lama di un temperino, pentendosi subito dopo del gesto avventato. Plutone una volta guarito continuò ad evitare il contatto con il padrone, cosa che provocò ulteriormente le antipatie dell'uomo nei suoi confronti. La sola vista dell'animale finì per infastidirlo a tal punto che una mattina decise di liberarsi di lui impiccandolo a un ramo, tanto per “spirito del Perverso” perché il gatto era innocente e perché l’atto era esecrabile, ma cadde immediatamente in preda al rimorso. La stessa notte si svegliò mentre la casa andava a fuoco, riuscendo a stento a fuggire con la moglie e una domestica. Tutta l'abitazione era crollata, a parte un muro divisorio dove poggiava la testata del letto: una folla si accalcò attorno alle macerie, e il protagonista incuriosito si avvicinò notando la figura di un gigantesco gatto con una corda al collo, scolpito in bassorilievo sul muro. Pur dicendosi che doveva essere solo una reazione chimica causata dal cadavere, l’uomo, tormentato dal ricordo del felino, giunse persino a cercare un altro animale simile per sostituirlo.Una notte, mentre giaceva intontito in una taverna, vide un gatto del tutto simile a Plutone, esclusa una macchia bianca indefinita sul petto. Decise di portarlo a casa, ma ben presto, a causa del rimorso, cominciò a provare per l'animale la stessa antipatia che aveva provato per il suo predecessore, soprattutto quando si accorse che anche a lui mancava un occhio. A poco a poco, si rese conto che la macchia sul petto della bestiola stava assumendo la forma di un patibolo, cosa che lo portò sull'orlo della follia. In tutto questo, più lui provava avversione per il gatto, più questo per contro sembrava affezionarglisi e non cessava di seguire l’uomo ovunque, fino al fastidio del padrone. Un giorno, mentre scendeva le scale della cantina insieme a sua moglie, il gatto lo fece inciampare, portandolo all'esasperazioneː afferrata un'accetta tentò di uccidere l'animale, venendo però bloccato dalla moglie, e furioso si avventò con l'ascia su di lei, uccidendola. Volendo nascondere l'omicidio, murò poi il cadavere della consorte in una parete della cantina. Dopo qualche giorno la polizia giunse per perquisire la casa alla ricerca della donna scomparsa. Il marito, nonostante non trovasse più il gatto, si sentiva piuttosto tranquillo, tanto da permettere loro di controllare persino la cantina. Inizialmente i poliziotti non trovarono nulla, ma nel momento in cui stavano per andarsene, il protagonista, in un eccesso di spavalderia, diede un colpo con un bastone sul muro dove aveva nascosto la sua sposa, vantandosi di come il muro era solido e ben costruito. Si udì allora un lamento provenire dall'interno della parete, che fece insospettire gli agenti. Il muro venne demolito e fu così scoperto il cadavere della donna, con sulla testa il gatto che miagolava

    Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/i-racconti-del-terrore-e-a-poe--6157080/support.
    Show more Show less
    23 mins
  • Una discesa nel Maelstrom, E.A. Poe -audiolibro-
    Apr 25 2024
    Un gruppo di pescatori norvegesi con la loro barca si imbatte in una improvvisa e violenta tempesta. La piccola imbarcazione viene sospinta dai flutti delle onde al centro di un immenso vortice perenne presente in quella zona, chiamato maelström.Per i pescatori è impossibile sfuggire a quel fenomeno naturale: una volta che si viene attirati verso il centro, infatti, si apre un abisso a forma di cono, che scaraventa la barca sul fondale con incredibile violenza.I marinai vengono risucchiati dal vortice, ma uno di loro si salva aggrappandosi a un barile vuoto, fino a quando il vortice non si chiude. Sospinto dalle correnti, il pescatore riesce a giungere a riva.Dopo quella terribile esperienza, il protagonista è profondamente mutato dal punto di vista psicologico e fisico, tanto da subire un precoce e inevitabile invecchiamento.

    Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/i-racconti-del-terrore-e-a-poe--6157080/support.
    Show more Show less
    42 mins
  • Morella, E.A. Poe -audiolibro-
    Apr 22 2024
    L’io narrante racconta di aver conosciuto Morella molti anni addietro, per caso; ne fu subito profondamente attratto, anche se gli ardori che lo presero «non erano quelli di Eros», e la sposò. La donna, erudita, trasmette il proprio sapere al marito. Ama in particolare gli studi filosofici e teologici, con una preferenza marcata per l’antica letteratura mistica tedesca, probabile retaggio dell’educazione ricevuta in Germania.Il protagonista non è però sulla stessa lunghezza d’onda; mentre Morella si identifica con le sue letture mistiche, egli sente sovente «uno spirito proibito destarsi in lui», che Morella cerca di spegnere sul nascere con «qualche grave e singolare parola». A poco a poco, l’inquietudine e l’orrore che gli procurano il pensiero e i discorsi di lei vanno aumentando e turbandolo nell’intimo, cosicché quando la moglie si ammala e poi peggiora progressivamente, attende con ansia la sua morte. Chiamato l’uomo al suo capezzale, Morella gli comunica di sapere che lui l’ha aborrita e che, nonostante stia per morire, vivrà. Gli lascia «un pegno di quell’affetto – ah! così poco! – che egli ha provato per lei», nella creatura portata in grembo. Nel momento in cui Morella spira, la piccola vede la luce.Inizialmente viene amata e ricoperta di ogni attenzione, anche se il padre la tiene all’oscuro della figura materna e non le permette di avere alcun contatto con il mondo esterno. A mano a mano che la bambina cresce, però, le sue fattezze e il suo spirito – sorprendentemente sviluppato in una persona della sua età, ed esperto dei rapporti umani, malgrado la reclusione imposta dal protagonista – ricalcano in modo sempre più preciso la defunta Morella.L’uomo si sente nuovamente invaso da una profonda sensazione di orrore, del tutto simile a quella che gli suscitava la moglie. Quando la figlia compie dieci anni, stremato dall’inquietudine, vede nel battesimo «un mezzo di liberazione dai terrori della sua sorte». Non ha ancora pensato a come chiamare la bambina e, dinanzi al prete, un’inspiegabile ragione lo porta a pronunciare il nome di Morella. Allora l’infante si agita convulsamente, il suo volto assume «il pallore della morte» e, cadendo, dice: «Eccomi!». Il protagonista finisce preda della follia, la seconda Morella muore; quando la porta alla tomba per seppellirla, nota che le tracce della prima Morella sono scomparse. Il suo riso amaro e prolungato chiude il racconto.

    Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/i-racconti-del-terrore-e-a-poe--6157080/support.
    Show more Show less
    14 mins
  • Il ritratto ovale, E.A. Poe -audiolibro
    Apr 22 2024
    Il narratore della storia si trova misteriosamente ferito e, per motivi ignoti, si rifugia nella torre di un castello abbandonato sugli Appennini insieme al suo domestico. Nella camera della torre il personaggio rimane estasiato dai dipinti che decorano le pareti della stanza e comincia a sfogliare un libro, trovato su un cuscino, che descrive la storia di ciascun quadro. Spostando un candelabro per leggere meglio, l'uomo scorge un ritratto ovale, raffigurante la testa e le spalle di una giovane donna, da cui rimane intensamente colpito. Dopo averlo osservato a lungo, si concentra sulla vitalità espressa dal volto della giovane e decide di conoscerne la storia. Il libro tratta della vita della fanciulla ritratta nel quadro, andata in moglie a un pittore, innamorato tuttavia più della sua arte che di lei. La donna si dimostra una moglie devota e servizievole, tanto da accettare di posare per lui, nonostante vedesse nell'arte un'acerrima rivale. Il marito sceglie di ritrarla nella camera fredda e austera della torretta. La moglie rimane in posa obbediente, per settimane, e man mano che il lavoro prosegue la sua salute diventa sempre più cagionevole. Il pittore però, preso dalla sua creazione, non si accorge del deperimento della moglie, continuando a dipingere forsennatamente, senza distogliere lo sguardo dalla tela. Data l'ultima pennellata, l'uomo rimane estasiato dalla vitalità della sua creazione, ma voltandosi verso sua moglie, si accorge che ormai è morta.

    Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/i-racconti-del-terrore-e-a-poe--6157080/support.
    Show more Show less
    8 mins
  • Il cuore rivelatore, E.A. Poe -audiolibro-
    Apr 22 2024
    Il racconto è la spiegazione, fatta dall'assassino, dell'omicidio di un vecchio.L'anonimo protagonista puntualizza immediatamente di essere sano di mente anche se un po' nervoso; durante tutto il racconto vorrà dimostrare la sua lucidità mentale nel premeditare e compiere il crimine.L'assassino amava il vecchio con cui viveva, ma non sopportava il suo occhio chiaro da avvoltoio, quell'occhio sempre incombente, vitreo, che lo innervosiva, lo faceva letteralmente diventare matto.Per sette notti a mezzanotte l'assassino era entrato cautamente nella camera del vecchio, ma questi dormiva e quindi non si vedeva il suo occhio malvagio, perciò non era riuscito ad ucciderlo.Tuttavia l'ottava notte il vecchio si svegliò. Per un'ora intera l'assassino non si mosse. Poteva sentire l'affanno e la tensione del vecchio che si trasformavano in paura mentre il suo battito cardiaco aumentava.Il protagonista aprì leggermente la sua lanterna cieca e illuminò proprio quell'occhio malvagio; il battito sempre più forte e ossessivo e la paura di essere scoperto lo portò a uccidere il vecchio rovesciandogli il letto addosso.Si rallegrava poiché quell'occhio non lo avrebbe più turbato. Per occultare il cadavere lo smembrò e lo nascose sotto le tavole del pavimento. Aveva finito tutto alle quattro del mattino.A quell'ora però erano arrivati tre poliziotti che erano stati chiamati da qualcuno che aveva sentito le grida del vecchio. Ma l'assassino, sicuro di non poter essere scoperto, raccontò che aveva gridato lui nel sonno a causa di un incubo e che il vecchio era in viaggio.I poliziotti, convinti dalle sue parole, stavano chiacchierando fra di loro. L'assassino cominciò allora a sentire un battito cardiaco sempre più distinto provenire da sotto il pavimento. Per non sentirlo e non farlo sentire, continuò a parlare, cominciò ad agitarsi e a discutere per inezie. I poliziotti sembravano indifferenti a quel rumore anzi sorridevano, tanto che quell'indifferenza gli parve un atteggiamento ingannatore e beffardo, fatto apposta allo scopo di far confessare al protagonista.In preda alle allucinazioni e alla paura di essere scoperto, o meglio sentendosi scoperto e beffato, l'assassino svelò loro dove aveva nascosto il cadavere.

    Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/i-racconti-del-terrore-e-a-poe--6157080/support.
    Show more Show less
    14 mins