• Come rendere un mondo più sicuro per Coca Cola & Co.
    Oct 2 2024
    Soda Science è un libro scritto da Susanna Greenhalgh in cui si vuole portare il lettore nel profondo mondo segreto della scienza aziendale, dove potenti aziende e scienziati accademici alleati, modellano la ricerca per soddisfare le esigenze dell'industria.

    Racconta la storia di come il leader del settore Coca-Cola abbia mobilitato gli alleati del mondo accademico, per creare una scienza di difesa nei confronti delle bibite gassate sostenendo l'esercizio fisico e non la restrizione alimentare come soluzione prioritaria all'obesità: una visione accettata da pochi esperti. L'antropologa e specialista in studi scientifici Susan Greenhalgh ha scoperto un mondo nascosto con organizzazioni specifiche, social network, pratiche di creazione di conoscenza e affermazioni etiche, dedite a creare una scienza favorevole all'industria, proteggendola e spiegando come questa scienza aziendale sia riuscita ad avere una tale presa sulle nostre vite.

    La ricerca della Coca-Cola non è una scienza falsa - sostiene Greenhalgh - è vera, condotta da veri ed eminenti scienziati, ma distorta dal suo scopo. Il suo avvincente libro solleva questioni cruciali sui conflitti d’interesse nella ricerca scientifica, sui finanziamenti che si celano dietro quei messaggi familiari sulla salute, e sui modi astuti con cui le grandi aziende tendono a modellare la nostra dieta, il nostro stile di vita e la nostra salute in base alle loro esigenze.
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  • Cibo sempre più caro: eventi climatici avversi o effetto uomo?
    Oct 1 2024
    Oggi se ne parla tantissimo, qualsiasi nuova situazione si è o si stia manifestando su questo pianeta, su tutti livelli, è colpa degli eventi climatici. Gli esperti si prodigano in studi, rapporti, statistiche a confronto, e chi più ne ha più ne metta.

    Ad esempio, sul TIME è recentemente stato pubblicato un articolo che mette sul tavolo sia l’olio di oliva sia il cioccolato. Dal testo non emerge nessun riferimento al disboscamento che, in queste zone, avviene ogni anno per deliziare il mondo di un prodotto non certo di prima necessità e dannoso anche sul piano della salute (ricordiamo che nei cioccolatini sono presenti anche altri ingredienti che l’industria alimentare sapientemente aggiunge), oltre che l’impatto sul pianeta.

    Il Ghana e la Costa d’Avorio si sono mangiati più dell’ottanta per cento delle foreste per la coltivazione del cacao: che il cambiamento climatico sia dovuto anche e soprattutto a questo disboscamento scellerato?

    Siamo sicuri che sia tutta colpa degli eventi climatici? A me pare che la riflessione vada fatta su parametri completamente opposti. Ognuno deve nutrirsi del cibo del proprio territorio, perché un solo territorio non può fornire cibo a tutto il resto del mondo, soprattutto se si tratta di un prodotto trasformato dall’industria, dannoso per la salute e inutile ai fini nutrizionali: e per questo sono stati depauperati territori interi con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti. Basta aprirli.
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  • Dal 2 ottobre 2024 al via l’iniziativa Future Food-Tech a Londra
    Sep 30 2024
    Nutrire una popolazione in continua crescita, tenendo in considerazione il clima e la salute umana, è un argomento che sta a “cuore” a molte industrie dell’alimentazione. Sanno bene che il problema non è di poco conto, poiché si prevede un aumento della popolazione mondiale che raggiungerà 8,5 miliardi nel 2030.

    Future Food – Tech è un luogo d’incontro e di riferimento per il settore della tecnologia alimentare; offre un forum dove i leader del settore possono collaborare, condividere idee e creare una rete di contatti, così da poter promuovere innovazione e sviluppo necessari alla creazione di un sistema alimentare più sano, trovando soluzione per il superamento degli ostacoli.

    Il ruolo dei governi e delle organizzazioni non governative (ONG), sarà centrale nelle discussioni, poiché svolgono elaborazione di linee guida nazionali, raccomandazioni alimentari e regole standard del settore, necessari affinché le organizzazioni stesse possano raggiungere obiettivi di sostenibilità e profili nutrizionali.

    Forse un po’ di conflitto di interesse è presente, e mi chiedo: “dopo milioni di anni di evoluzione senza nutrizionisti e senza industria alimentare, siamo sicuri che questi congressi siano pensati per migliorare l’esistenza dell’essere umano e non i loro profitti?

    Date dell’evento: 2 – 3 ottobre 2024 Luogo: Intercontinental Lonton, The 02
    Fonte di approfondimento
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  • Dalle giubbe rosse all’industria alimentare: la storia di un insetto
    Sep 28 2024
    Si chiama Cocciniglia. Nel mondo dell’alimentazione è più conosciuta con la sigla E120, uno dei tanti additivi alimentari che colora di rosso aperitivi, make-up, dolci, e molto altro.

    Chimicamente è un sale di alluminio presente nell’ acido carminico estratto dalla Cocciniglia, e servono qualcosa come 80mila insetti per fare 1 Kg di prodotto. Molte aziende lo hanno tolto dalla produzione per motivi etici, sostituendolo con un prodotto di sintesi creato in laboratorio.

    Voglio raccontarti la sua storia.
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  • Giornata mondiale per la ricerca sul cancro: intervista D.ssa Mondino
    Sep 24 2024
    Oggi è la giornata mondiale per la ricerca sul cancro e ho pensato di preparare questa intervista con la D.ssa Aurelia Mondino sui determinanti commerciali , i quali valutano il modo in cui i prodotti delle industrie, influenzano il benessere generale e l'equità sanitaria, non solo del singolo consumatore ma di intere società, estendendo il problema alle politiche e all'economia globale.

    Ė stato recentemente pubblicato un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccoglie i dati sui Determinanti commerciali di malattie croniche non trasmissibili in Europa, e mostra come queste attività stiano danneggiando la nostra salute causando 19 milioni di morti all'anno in tutto il mondo. Dati impressionanti che non sono da sottovalutare.

    Ma ascoltiamo questa intervista. Buona visione.
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  • Giornata mondiale per la ricerca sul cancro: i determinanti commerciali
    Sep 24 2024
    I determinanti commerciali della salute valutano il modo in cui i prodotti delle industrie commerciali, influenzano il benessere generale e l'equità sanitaria, non solo del singolo consumatore ma di intere società, estendendo il problema alle politiche e all'economia globale.

    Ė stato recentemente pubblicato un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccoglie i dati sui Determinanti commerciali di malattie croniche non trasmissibili in Europa, e mostra come queste attività stiano danneggiando la nostra salute causando 19 milioni di morti all'anno in tutto il mondo.

    Solo in Europa, il 61,3% dei decessi da malattie croniche non trasmissibili possono essere attribuiti direttamente a fattori di rischio legati a diete dannose, inattività fisica, consumo di alcol e tabacco, che equivale a 2,7 milioni di decessi all'anno, ovvero più di 7.400 morti al giorno. Molti di questi decessi (90%) potrebbero essere prevenuti semplicemente riducendo l'esposizione ai prodotti commerciali dannosi.
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  • No coloranti artificiali ai bambini
    Sep 20 2024
    Una domanda che ogni si ripresenta è se I coloranti alimentari sono sicuri per i bambini? La risposta fa clamore al momento, ma poi questo clamore viene spento e tutto torna come prima. Decenni spesi per “cercare” di rispondere a una domanda la cui risposta sembrerebbe ovvia: i coloranti sintetici utilizzati per aggiungere colori vivaci ad alimenti come alcuni cereali per la colazione, caramelle, snack e prodotti da forno causano problemi comportamentali nei bambini? SI!

    Un disegno di legge, approvato dal Senato della California il 28 agosto, ha riacceso il dibattito. Se firmato, proibirebbe alle scuole pubbliche in California di offrire cibi contenenti coloranti di sintesi.

    Invece di agire secondo un principio di precauzione, per il quale sarebbe sensato dimostrare prima la sicurezza dei prodotti e poi permettere la somministrazione ai bambini, l'approccio della FDA è quello di considerare i coloranti "sicuri finché non si dimostri la loro tossicità”.

    Gli occhi sono puntati sulla California e molti distretti scolastici, operatori sanitari, e legislatori democratici e repubblicani hanno sostenuto il disegno di legge. L'incertezza scientifica e il fatto che i coloranti non aggiungono alcun valore nutrizionale ai pasti, ha senso evitare di averli nelle scuole, e se c’è un ragionevole sospetto che i coloranti alimentari possano essere dannosi per i bambini, o almeno per alcuni di essi, perché dobbiamo esporli?

    Per approfondimenti e fonti vedi link
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  • Guerra al junk food nel Regno Unito: e in Italia?
    Sep 18 2024
    Il governo laburista riprende la crociata di Boris Johnson e dal primo ottobre 2025 gli spot dedicati al così detto cibo spazzatura, saranno vietati prima delle nove di sera, per tutelare, in particolare, bambini e ragazzi, che negli ultimi tempi sono il bersaglio principale del marketing alimentare.

    Sono tante le denunce fatte da medici e organismi sanitari in relazione alla salute dei consumatori che vedono moltiplicare i casi di obesità, non solo nel Regno Unito, ma in molti altri Paesi occidentali.

    Il provvedimento è stato formalizzato dal nuovo esecutivo laburista in un documento sottoposto alla Camera dal viceministro della Sanità, Andrew Guynne, richiamando l’attenzione sulla necessità di “affrontare il problema senza ulteriori rinvii”. Il Regno Unito non è però il solo ad aver capito che è necessario affrontare il problema; anche la Norvegia propone un divieto per proteggere i bambini dal marketing che promuove cibi e bevande non salutari.

    In tutto questo, l'Italia?
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