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Non Mi Chiamo Rifugiato

By: Stefano Leszczynski
  • Summary

  • Le storie di chi è stato costretto a fuggire dal proprio paese raccontate dai protagonisti.
    Copyright Stefano Leszczynski
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Episodes
  • La storia di Jawad: dall'Afghanistan all'Italia per mediare fra culture lontane
    Mar 12 2022
    Jawad Eidari è un sociologo di origine afghana sposato e padre di due bambini nati in Italia. Fuggito bambino all'epoca del primo regime talebano della fine degli anni Novanta si rifugia in Iran, dove sopravvive lavorando in una cava di marmo. Nonostante le difficoltà riesce ad emanciparsi e completa tutti i cicli di studio fino a laurearsi in sociologia. Si sposa e grazie a un permesso per motivi di studio segue la moglie Nazifa, una biochimica, in Italia dove entrambi chiederanno asilo. Jawad, infatti, è di etnia hazara storicamente discriminata e perseguitata in Afghanistan perché di confessione sciita. Oggi, sia lui che la moglie lavorano come mediatori culturali e non riescono a comprendere cosa impedisca al paese che li ha accolti di riconoscerli come cittadini attivi della propria società. Ciò che pesa di più dopo tanti anni in Italia è il fatto di essere ancora considerati stranieri, una condizione incomprensibile soprattutto per i loro figli che dell'Afghanistan hanno sentito solo parlare dai propri genitori.

    Non Mi Chiamo Rifugiato è una trasmissione ideata e realizzata da Stefano Leszczynski per la Radio Vaticana, in collaborazione con il Centro Astalli di Roma.

    La musica della sigla è stata composta e realizzata da Luca Leszczynski.
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    25 mins
  • La storia di Aweis, il calciatore somalo che ha attraversato il deserto
    Jan 22 2022
    Sentirsi soli nel deserto, quando anche l'ultimo compagno di viaggio giace cadavere al tuo fianco, fa perdere ogni speranza. Aweis Ahmed non è persona facile allo scoramento. Lui è un calciatore, un atleta, ed ha sfidato la sharia imposta dagli al-Shabab in Somalia. Se non fosse stato forte e sicuro di sè sarebbe morto già allora. Invece sopravvive e si sposta da un paese all'altro del vasto continente africano nel tentativo di sfuggire ai suoi aguzzini e di ricostruirsi una vita. Ma la fuga sembra infinita e l'unica possibilità resta quella di puntare verso l'Europa. E a questo punto che Aweis incontra il deserto, non soltanto quello geografico dei terrotori riarsi dal sole, ma quello umano dei cuori inariditi dalla violenza e dalla crudeltà. Sono i miliziani libici a salvarlo da un destino scontato, ma solo per farlo precipitare nell'orrore delle prigioni tripoline. Si salva ancora una volta e ancora una volta sfida il destino attraversando il mare. L'approdo in Italia però non è che l'inizio di nuove difficoltà.

    Non Mi Chiamo Rifugiato è una trasmissione ideata e realizzata da Stefano Leszczynski per la Radio Vaticana, in collaborazione con il Centro Astalli di Roma.

    La musica della sigla è stata composta e realizzata da Luca Leszczynski.
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    25 mins
  • La storia di Wael, operatore umanitario fuggito dalla Siria
    Jan 15 2022
    In guerra gli operatori umanitari fanno più paura di chi spara. E' per questo motivo che Wael Hulou è dovuto fuggire dalla Siria nel 2013. Durante il terrificante assedio che aveva spaccato in due la città di Aleppo, contesa tra militari fedeli a Damasco e ribelli, Wael contribuisce ad organizzare i soccorsi per i suoi concittadini che fuggono da una parte all'altra della città. Ma in quei giorni di caos la pietà non è benvista e gli attivisti siriani vengono accusati di dare soccorso ai ribelli e arrestati casa per casa. Grazie a una soffiata Wael riesce a scappare e ripara nel vicino Libano, dove continua ad operare nel settore umanitario con il Jesuit Refugee Service; ma anche lì non è al sicuro. Inizia così la sua fuga verso l'Europa per tentare di ricostruirsi una vita, prima in Germania e poi in Italia. Oggi Wael continua a lavorare per i rifugiati a Roma, sempre con il JRS, ma la sua speranza resta quella di rivedere il suo paese in pace e di riabbracciare la sua famiglia.

    Non Mi Chiamo Rifugiato è una trasmissione ideata e realizzata da Stefano Leszczynski per la Radio Vaticana, in collaborazione con il Centro Astalli di Roma.

    La musica della sigla è stata composta e realizzata da Luca Leszczynski.
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    25 mins

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