Episodios

  • Mugugni sul fatal sacello da «La leggenda dei Monti Naviganti» di Paolo Rumiz
    Jul 24 2024
    In questo libro Paolo Rumiz racconta la più lunga traversata italiana svolta a bordo di una Fiat Topolino: due grandi viaggi compiuti per il quotidiano “la Repubblica” sulle Alpi e gli Appennini, fatti rispettivamente nel 2003 e nel 2006.

    GLI APPENNINI - DALL'ABETONE ALLA ROMAGNA

    Non so cosa ci ha preso, di andare a Predappio a dare un salutino al Duce.
    C’è che la prima versione della nostra macchinina è del ‘36, anno della conquista d’Etiopia e apogeo del regime.
    E c’è che vogliamo capire come diavolo l’estetica granito abbia prodotto un’utilitaria così “coquette”, tutta musetto e culo. Sensuale e femminile.

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    9 m
  • Il boa che uccide i torrenti da «La leggenda dei Monti Naviganti» di Paolo Rumiz
    Jul 24 2024
    In questo libro Paolo Rumiz racconta la più lunga traversata italiana svolta a bordo di una Fiat Topolino: due grandi viaggi compiuti per il quotidiano “la Repubblica” sulle Alpi e gli Appennini, fatti rispettivamente nel 2003 e nel 2006.

    GLI APPENNINI - DALL'ABETONE ALLA ROMAGNA

    Sulla mappa del Mugello trovo acque dai nomi favolosi, ma tutti scomparsi, stanno solo sulla carta, il mormorio è perduto.
    Qui ogni casa aveva la sua sorgente.
    Oggi è tutto finito, il Mugello è stato disidratato dal cielo e dal sottosuolo.
    Paoli mi mostra un serpente boa di plastica nera che traversa i boschi del Poggio Rotto.
    E’ un tentacolo della Bestia; il tubo con cui fino a ieri la Tav ha pompato acqua per tenere in vita i torrenti.
    Oggi è lì, corrotto e abbandonato. Nessuno pompa più niente.
    Risento il silenzio desertico del Piave, il mormorio del Po ridotto a rigagnolo.
    Il silenzio dei fiumi è il motivo di fondo di questo viaggio tra le montagne d’Italia.

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    15 m
  • L'oro di Felix Pedro da «La leggenda dei Monti Naviganti» di Paolo Rumiz
    Jul 24 2024
    In questo libro Paolo Rumiz racconta la più lunga traversata italiana svolta a bordo di una Fiat Topolino: due grandi viaggi compiuti per il quotidiano “la Repubblica” sulle Alpi e gli Appennini, fatti rispettivamente nel 2003 e nel 2006.

    GLI APPENNINI - DALL'ABETONE ALLA ROMAGNA

    Il ritorno di Felice Pedroni, alias “Felix Pedro”, il più grande cercatore d’oro della storia, si consuma per caso, alle cinque della sera, nella bottega del barbiere di Fanano, nell’alto modenese, un grosso paese dal tipico aspetto emiliano di premiata colonia estiva.

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    27 m
  • Le vacche vadano al piano da «La leggenda dei Monti Naviganti» di Paolo Rumiz
    Jul 24 2024
    In questo libro Paolo Rumiz racconta la più lunga traversata italiana svolta a bordo di una Fiat Topolino: due grandi viaggi compiuti per il quotidiano “la Repubblica” sulle Alpi e gli Appennini, fatti rispettivamente nel 2003 e nel 2006.

    GLI APPENNINI - DALL'ABETONE ALLA ROMAGNA

    La gloriosa Statale 12 dell’Abetone e del Brennero si addentra nella tetra gola del Serchio, infestata dai Tir e dagli spericolati ciclisti della Lucchesia.
    Si narra che, quando su valico il duca di Modena e la duchessa di Lucca ebbero collegato i loro domini con una nuova strada e i due si incontrarono sul crinale per inaugurare la grande opera, la duchessa toscana, scoprendo l’incipiente calvizie del nobile dirimpettaio, gli disse con perfido giro di parole: “Caro amico, quanta neve al monte”.
    Al che il duca, gelido: “Amica cara, se c’è neve al monte, le vacche vadano al piano”.
    Niente Abetone, dunque: troppo trafficato e banale, penso, per un viaggio alla ricerca dell’Italia minore.
    Giro faticosamente il macinino sull’orlo del burrone, con la prima che urla e la retro che gratta, poi ridiscendo al piano, come le vacche e la duchessa di Lucca.
    Durante la discesa trovo solo pastori toschi, cani toschi e forestali toschi, tutti egualmente muti e diffidenti come lontre.

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    24 m
  • Di gran carriera, scontri e incontri da «Viaggio in corso» di Attilio Brilli
    Jul 23 2024
    In questo libro Attilio Brilli racconta, attraverso lettere e diari privati illustri viaggiatori in cui vengono messi in luce, da un lato, umori, reticenze e brame segrete che il viaggiatore non oserebbe rendere pubbliche, e dall'altro pene e delizie nell'uso della diligenza di posta o della carrozza privata, nonché delle soste nelle locande.
    Non manca una rassegna completa del guardaroba e del bagaglio del viaggiatore.

    NEL CORSO DEL VIAGGIO
    Le vie del Signore sono infinite - Acqua sul mozzo fumante - Incidenti ed emergenze di stagione - Di gran carriera, scontri e incontri - Voci di briganti - Via mare, l’incubo della quarantena

    La velocità sembrerebbe una prerogativa legata ad altri e più moderni mezzi di locomozione che non siano le diligenze di posta o le padronali, emblemi di un viaggio senza fremiti, lento e quasi sempre regolare.
    I viaggiatori parlano di rado della velocità e di incidenti a essa connessi nei loro memoriali, e men che meno nelle relazioni di viaggio con qualche ambizione letteraria.
    Eppure una scorsa ai disegni e alle incisioni di umoristici illustratori dimostra che esiste un altro aspetto del viaggio, che ci sono occasioni nelle quali anche le più corpulente carrozze sembrano scosse da un brivido improvviso, mentre i più sfiancati ronzini ritrovano una vitalità insospettata.
    La strada è anche il luogo degli incontri fortuiti, spesso piacevoli e qualche volta divertenti.
    Talora può essere un incidente a provocare l’incontro fra due veicoli.

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    7 m
  • Incidenti ed emergenze di stagione da «Viaggio in corso» di Attilio Brilli
    Jul 23 2024
    In questo libro Attilio Brilli racconta, attraverso lettere e diari privati illustri viaggiatori in cui vengono messi in luce, da un lato, umori, reticenze e brame segrete che il viaggiatore non oserebbe rendere pubbliche, e dall'altro pene e delizie nell'uso della diligenza di posta o della carrozza privata, nonché delle soste nelle locande.
    Non manca una rassegna completa del guardaroba e del bagaglio del viaggiatore.

    NEL CORSO DEL VIAGGIO
    Le vie del Signore sono infinite - Acqua sul mozzo fumante - Incidenti ed emergenze di stagione - Di gran carriera, scontri e incontri - Voci di briganti - Via mare, l’incubo della quarantena

    Gli incidenti di viaggio, specie quelli più inconsueti, vengono tramandati dalle guide che ne fanno l’oggetto prediletto di narrazione.
    Se i guai maggiori per le carrozze derivano, in periodi di secco, dalle strade sconnesse, incise da carrarecce, e soprattutto dalle pietre vaganti che possono mandare in frantumi una ruota, in periodo di pioggia sono le inondazioni di vie e campagne a costituire l’intralcio più grave del viaggio.

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    11 m
  • Acqua sul mozzo fumante da «Viaggio in corso» di Attilio Brilli
    Jul 23 2024
    In questo libro Attilio Brilli racconta, attraverso lettere e diari privati illustri viaggiatori in cui vengono messi in luce, da un lato, umori, reticenze e brame segrete che il viaggiatore non oserebbe rendere pubbliche, e dall'altro pene e delizie nell'uso della diligenza di posta o della carrozza privata, nonché delle soste nelle locande.
    Non manca una rassegna completa del guardaroba e del bagaglio del viaggiatore.

    NEL CORSO DEL VIAGGIO
    Le vie del Signore sono infinite - Acqua sul mozzo fumante - Incidenti ed emergenze di stagione - Di gran carriera, scontri e incontri - Voci di briganti - Via mare, l’incubo della quarantena

    L’incidente è il sale del viaggio poiché ne mette in luce l’insicurezza, l'aleatorietà e l’appartenenza al reame dell’avventura.
    Quando poi si verifica l’usura concomitante della ruota e dell’assale, il viaggio può trasformarsi in un vero e proprio tribolo.
    Ce ne parla con straordinaria competenza e dovizia di particolari, in una lettera del 1845, John Ruskin il quale se la prende con il venditore della carrozza che gli ha affibbiato delle ruote talmente difettose che il legno si è consumato girando sul mozzo dopo essere saltata la guarnizione.

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    9 m
  • Le vie del Signore sono infinite da «Viaggio in corso» di Attilio Brilli
    Jul 23 2024
    In questo libro Attilio Brilli racconta, attraverso lettere e diari privati illustri viaggiatori in cui vengono messi in luce, da un lato, umori, reticenze e brame segrete che il viaggiatore non oserebbe rendere pubbliche, e dall'altro pene e delizie nell'uso della diligenza di posta o della carrozza privata, nonché delle soste nelle locande.
    Non manca una rassegna completa del guardaroba e del bagaglio del viaggiatore.

    NEL CORSO DEL VIAGGIO
    Le vie del Signore sono infinite - Acqua sul mozzo fumante - Incidenti ed emergenze di stagione - Di gran carriera, scontri e incontri - Voci di briganti - Via mare, l’incubo della quarantena

    La carrozza di cui abbiamo parlato può sembrare come La diligenza di Tarascona di Vincent Van Gogh, pittoresco, esausto veicolo esibito senza cavalli sotto il sole impietoso della Provenza, o può apparire come la carrozza di Napoleone, ambito trofeo di guerra dato in pasto alla curiosità e all’immaginazione dei londinesi.
    E’ giunto quindi il momento di lasciar libero il veicolo e di vederlo percorrere finalmente le strade del viaggio in Italia.
    L’impiego delle slitte viene poi sostituito dall’uso di leggeri sedili di vimini montati su stanghe su cui prende posto il viaggiatore.
    La portantina ritorna anche se molto differente e con diversa funzione, nelle Calabrie e in Sicilia, in quelli che vengono considerati fino a tutto l'Ottocento i tratturi più pittoreschi e accidentati del continente.Alexandre Dumas ce la descrive nel 1835 come una lettiga per due persone le quali, invece di sedere a fianco l’una all’altra, si trovano faccia a faccia o, sarebbe il caso di dire, muso contro muso.
    La lettiga è montata su stanghe fatte in modo da adattarsi al groppone di una coppia di muli.

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    11 m